25 Aprile 2024
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2 thoughts on “Denunciato per calunnia il pentito Vincenzo Calcara

  1. Sta diventando quasi uno sport denunciare Calcara. Il problema è che ai processi vince sempre lui. Ma c’è sempre qualcuno che ce sta a provà.

  2. Gentilissimo Alessandro,
    certamente Lei avrà fonti più attendibili di quelle a cui facciamo riferimento noi poveri mortali. Sono sicuro che potrà provare “che ai processi vince sempre lui (Calcara –ndr) e che quanto sotto riportato è dovuto all’inattendibilità delle fonti alle quali noi comuni mortali siamo soliti fare riferimento (Giudici, Magistrati ecc)
    Un piccolo campionario delle “vittorie” del Calcara:

    29 GIU 2016
    Diffamazione a Vaccarino. Condannato Vincenzo Calcara
    https://www.castelvetranoselinunte.it/diffamazione-vaccarino-condannato-vincenzo-calcara/83332/
    06/06/2018
    L’ex pentito Vincenzo Calcara condannato per diffamazione a ex sindaco Vaccarino
    https://www.tp24.it/2018/06/06/antimafia/pentito-vincenzo-calcara-condannato-diffamazione-sindaco-vaccarino/121396

    Massimo Russo: “Calcara? Non ha fatto mai parte di Cosa Nostra”
    Il Pubblico Ministero Russo accusò Calcara di autocalunnia. Processo dal quale non è uscì assolto ma, come in altri casi, venne “graziato” perché reato prescritto:
    “Calcara è stato ritenuto da altri collaboratori di giustizia assolutamente non credibile, e preliminarmente non appartenente alla organizzazione mafiosa”.

    Giudice Camassa: Russo e il giudice Alessandra Camassa, allora collega di Borsellino a Marsala e nominata da poco nuovo Presidente del Tribunale lilibetano, su Calcara hanno risposto in qualità di testi nel processo Borsellino Quater. La Camassa in udienza, il 20 maggio del 2014, ha ricordato che la notizia di un attentato sulla Trapani-Palermo con obiettivo Paolo Borsellino e un altro sostituto procuratore fu autonoma e precedente alla rivelazione di Calcara. “Arrivava da “Radio Carcere” – disse la Camassa.
    https://www.tp24.it/2016/05/03/antimafia/massimo-russo-calcara-non-ha-fatto-mai-parte-di-cosa-nostra/100016
    Sentenza Rostagno
    Pag 1407:
    Val rammentare che il MESSINA è stato assolto con sentenza definitiva dalla gravissima imputazione di concorso nell’omicidio del giudice
    Giangiacomo CI ACCIO MONTALTO, benché attinto dalle convergenti propalazioni – peraltro de relato – proprio di SPATOLA Rosario e di Vincenzo CALCARA (altra figura molto discussa di collaboratore di giustizia), che asserivano entrambi di avere appreso da confidenze dello stesso MESSINA della sua partecipazione all’efferato delitto. I giudici di quel processo avanzarono forti riserve sulla genuinità delle rivelazioni dello SPATOLA e valutarono come del tutto inattendibile il CALCARA
    Pag 1954:
    Di mero chiacchiericcio o al più opinioni, pareri e convinzioni si deve parlare con riferimento invece alle testimonianze di altri due collaboratori di giustizia o sedicenti tali, quali Rosario SPATOLA e Vincenzo CALCARA.
    Pag 1955:
    Va detto subito che l’esame dibattimentale non ha offerto elementi che consentano di superare il giudizio assai poco lusinghiero che sulla credibilità conto di questo collaboratore di giustizia, ormai da tempo uscito dal programma di protezione – per sua scelta, ha detto – al quale era stato sottoposto dal ’92 al ’98, fu espresso dai giudici della Corte d’Assise di Caltanissetta dinanzi a cui si celebrò in primo grado il (secondo) processo per l’omicidio di Giangiacomo CIACCIO MONTALTO
    Pag 1956:
    Ha confermato altresì di avere commesso per conto di Cosa Nostra i più svariati delitti, in materia di armi, traffico di stupefacenti, estorsioni e anche un omicidio (ci sono delle sentenze che lo dimostrano, ha detto; salvo poi ammettere che, a parte quella per l’omicidio TILOCCA, ha riportato sol un’altra condanna, perché a tutti gli altri processi ha partecipato solo come testimone).
    Si registra su questi primi punti la prima e più grave incognita che grava sulla sua credibilità: le sue conoscenze di varie vicende delittuose e del ruolo di tanti personaggi chiamati in causa con le sue propalazioni gli deriverebbero dall’appartenenza all’associazione mafiosa Cosa Nostra, e alla partecipazione alle attività illecite di tale organizzazione: appartenenza che è invece negata o ignorata dai collaboratori di giustizia di maggior peso proveniente dalle fila delle cosche mafiose trapanesi
    Pag 1963:
    Ma resta il dato, devastante per la genuinità della collaborazione, di un altro omicidio mai confessato ed effettivamente commesso, questa volta, sporcandosi le mani, cioè sparando lui personalmente.
    Il controesame condotto dai difensori degli imputati, e mirato a sottoporre a rigorosa verifica critica l’attendibilità del dichiarante, ha impietosamente evidenziato quanto improbabili fossero le rivelazioni fatte in altra sede su rivelazioni eclatanti come l’attentato al papa del 1979. E più volte il dichiarante ha tentato di sfuggire alle domande, rimandando alle sue precedenti dichiarazioni di cui adesso dice di non ricordare il contenuto.

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