“M5S e PD respingono la mia richiesta calendarizzazione del disegno di legge M5S sulla legalizzazione della cannabis.
Una grande occasione sprecata. Ma un tempo non era così!”
Così esordisce il Senatore Lello Ciampolillo (Gruppo Misto) sulla sua pagina Facebook.
Lo scorso anno, in seno al M5S, il Senatore aveva depositato contemporaneamente due disegni di legge per permettere la coltivazione domestica di 4 piante di cannabis.
“Uno riguarda i pazienti e quindi la coltivazione di 4 piante per chi utilizza la cannabis per trattare le proprie patologie”, spiegava l’onorevole, “l’altro prevede la coltivazione domestica di 4 piante di cannabis per tutti i maggiorenni”.
Volendo mettere da parte ogni ambizione egotica e volendo omaggiare non solo la sinistra, ma anche la sua vecchia casacca, (la posizione di Grillo sulla Cannabis è sempre stata chiara), il Senatore ha chiesto la calendarizzazione del disegno di legge del collega Mantero (M5S), necessario per «Consentire, a determinate condizioni, la coltivazione della cannabis, in forma individuale o associata; prevedere la liceità della detenzione di cannabis entro determinate quantità; disciplinare le condotte illecite prevedendo una differenziazione di pena in relazione alla tipologia delle sostanze (droghe pesanti, droghe leggere)».
Facciamo un passo indietro
Nel 2019 Pd, M5s e Leu avevano inserito nella legge di bilancio, un emendamento relativo alle norme sulla cannabis light. Ritenuto inammissibile dalla presidente della Camera, Elisabetta Casellati, prevedeva tra le altre cose che la canapa industriale con un contenuto di thc non superiore allo 0,5% non venisse più considerata come una sostanza stupefacente.
Abbiamo perso una battaglia ma non la guerra”, avevano tuonato i grillini.
La Casellati in realtà aveva rivolto un invito ben preciso a Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva e Liberi e uguali: presentare una proposta parlamentare. L’alternativa era rappresentata dal testo del senatore 5S Matteo Mantero, che però non è ancora stato calendarizzato.
Paradossalmente, anche questo Governo, non il Salvini/Di Maio, pone il veto non solo sulla questione, ma sul dl presentato da un uomo della stessa maggioranza.
Non volendo disquisire sulla coerenza, ci si chiede quale sia la reale posizione di PD e M5S.
Cannabis=droga?
Nel 2007 il neurofarmacologo David Nutt dell’Imperial College di Londra (fu a capo della Commissione Medica sulle Droghe nominata dal governo britannico) pubblicò sulla rivista di medicina Lancet una tabella sulla pericolosità delle sostanze “stupefacenti”. A sorpresa, ai primi posti campeggiavano l’alcol seguito da eroina, crack, metamfetamina, cocaina e tabacco, mentre la cannabis era a metà classifica ed LSD e psilocibina chiudevano l’elenco.
Il Senatore Ciampolillo annuncia battaglia