Negli ultimi anni, le terapie antitumorali di nuova concezione non hanno migliorato significativamente le aspettative di vita dei pazienti ammalati di mesotelioma pleurico maligno (MPM), un tumore raro e aggressivo causato dall’esposizione all’amianto.
Attualmente, infatti l’esito clinico ed il tasso di sopravvivenza è mediamente inferiore a 12 mesi, poiché la sua progressione clinica silenziosa e la resistenza aberrante alle attuali terapie sono alla base della scarsa prognosi della malattia.
La chemoresistenza è la principale causa di prognosi sfavorevole nei pazienti con MPM. Questo fenomeno è anche dovuto alla presenza di sottopopolazione di cellule simili a staminali tumorali che subiscono la transizione epiteliale-mesenchimale (EMT) e mostrano alti livelli di attività di aldeide deidrogenasi (ALDH)
La speranza racchiusa in un fiore
Gli estratti dei fiori di “filipendula vulgaris“, Dropwort in inglese, nota anche come erba peperina, sembrerebbero infatti in grado di riprogrammare il metabolismo del mesotelioma.
Dell’erba perenne erano già noti gli effetti analgesici, antireumatici, antinfiammatori e diuretici, antimicrobici, antigenotossici, antiossidanti ed epatoprotettivi, ma una nuova scoperta promette di colpire in maniera naturale il percorso HIPPO (la via di segnalazione HIPPO controlla la proliferazione cellulare e la dimensione dell’organo), con implicazioni chemio-preventive e antitumorali per la gestione del mesotelioma pleurico maligno.
A scoprirlo, un gruppo di ricercatori del laboratorio di Oncogenomica ed Epigenetica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE), coordinato da Sabrina Strano e Giovanni Blandino.
“Gli effetti antitumorali dell’estratto di fiore – affermano i ricercatori – sono stati caratterizzati in modelli “in vitro” e “in vivo” per studiare il meccanismo d’azione antitumorale. I risultati rivelano che i composti naturali di questa pianta riducono la proliferazione cellulare, la vitalità e la migrazione delle cellule tumorali del mesotelioma e presuppongono quindi implicazioni chemio-preventive e antitumorali per la gestione della patologia.”
La profilazione metabolomica ha rivelato che il trattamento con Dropwort ha influenzato sia il ciclo della glicolisi / acido tricarbossilico sia per il ridotto consumo di glucosio, piruvato, succinato e acetato e il metabolismo lipidico.
E’ stato anche evidenziato che Dropwort ha esercitato i suoi effetti antitumorali, almeno in parte, promuovendo l’ubiquitinazione delle proteine YAP e TAZ (definiti “interruttori generali del cancro” dalla rivista Nature cell biology)
“Certamente – sottolinea Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico IRE – potrebbe contribuire al miglioramento del trattamento del mesotelioma. E’ compito della ricerca validarne l’efficacia poiché in un momento di forte enfasi sui nutraceutici, occorre precisare che non sempre naturale equivale ad efficace e sicuro per la nostra salute. Questa scoperta sebbene molto promettente necessita di ulteriori approfondimenti per una applicazione clinica.
“L’Asbestosi è una malattia sociale”: il parere del Prof. Mutti
Così esordisce alla notizia il Prof. Luciano Mutti, uno dei massimi esponenti mondiali nel campo della ricerca del mesotelioma, che abbiamo raggiunto telefonicamente.
Professore, cosa pensa dei risultati della nuova ricerca?
“Concordo pienamente con quanto detto dal Prof. Ciliberto, ma voglio sottolineare che, in particolare per il mesotelioma, la ricerca va fatta in maniera seria, solida, a fronte di numerosi screening e studi biologici effettuati in cliniche “indipendenti”, lontane da conflitti d’interesse e da logiche speculative. Di conseguenza, anche i risultati devono essere “indipendenti”, non condizionati o peggio “manipolati” per un asservimento alle case farmaceutiche.
Lobbies e business vanno da sempre a braccetto. Ci può dire qualche numero relativo ai costi per la cura del mesotelioma?
Un paziente in immunoterapia se fosse a carico dello stato costerebbe mediamente 60/80 mila euro al mese. Ci sono farmaci costosissimi che a fronte di costi onerosi a carico del SSN avrebbero riscontri molto deboli in termini di reale efficacia.
Abbiamo parlato di indipendenza, conflitti di interesse e costi esorbitanti. E’ in nome della trasparenza che si vuole sensibilizzare il Ministro della Salute sulle “problematiche e proposte per la lotta ai tumori di amianto” ?
Certamente. Esistono diverse delibere attestanti le ingenti somme percepite da chi conduce gli studi, così come sono note risorse destinate alla ricerca sul mesotelioma ed, invece, utilizzate per tutt’altro.
Abbiamo un nuovo Governo e lei, tipico esempio di “cervello in fuga” è tornato in Italia (anche se part time per ora). La cosa ci conforta e apre un orizzonte di speranza per i malati di mesotelioma. Cosa si aspetta dal Conte Bis?
Il mesotelioma, non è solo un problema, può diventare una piaga sociale, pertanto ritengo che il nuovo Governo debba attivarsi tempestivamente e concretamente, in maniera trasparente.
Il Presidente ONA, Avv. Ezio Bonanni dichiara: “Condivido le tesi del Prof. Mutti con riferimento all’approccio terapeutico del mesotelioma e confido che anche attraverso le nostre future iniziative, si possa riuscire a debellare questa neoplasia terribile, che, purtroppo, nella maggioranza dei casi, determina l’exitus del paziente. Per questo motivo anche questo nuovo approccio terapeutico sarà utilizzato dai nostri medici volontari, ferma la prosecuzione della ricerca scientifica e la tutela legale, attraverso lo sportello amianto dell’ONA https://www.osservatorioamianto.com/sportello-nazionale-amianto/ , con il risarcimento del danno, le rendite inail, e le rivalutazioni della posizione contributiva, ex art. 13 comma 7, L. 257/92, con prepensionamento e rivalutazione della prestazioni pensionistica .
Conclusioni
Poiché abbiamo a cuore la salute sopra ogni interesse speculativo, nella prossima puntata affronteremo con il Professore Mutti le dinamiche celate dietro agli studi, partendo proprio dalla Nota indirizzata al Ministro della Salute.
https://www.osservatorioamianto.com/
http://www.eziobonanni.com/
https://www.osservatorioamianto.com/dipartimenti/ricerca-e-cura-del-mesotelioma/