Secondo i dati di OpenParlamento, in pole position nella lista dei Senatori Ribelli ribelli del M5S, compare il Senatore vegano Alfonso Ciampolillo (57 voti), a seguire Primo Di Nicola, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero, Nicola Morra, Paola Nugnes e Gianluigi Paragone.
Il “disallineato” Senatore Ciampolillo, ha da sempre manifestato coraggio nel perseguire gli ideali politici, partoriti dal M5S delle origini, palesando a nostro avviso, una certa avversione per la recente mutazione genetica dello stesso.
Ne è prova la sua coerente lotta ambientalista, che lo ha visto disertare la votazione sul Decreto Sicurezza, criticandone il condono su Ischia.
Per non parlare della lotta per la legalizzazione della Cannabis o delle esternazioni vegan in Aula o ancora della battaglia per la salvaguardia degli ambiente e degli ulivi (lotta pressoché solitaria) affetti da xylella, l’avversione al Tap, al Ttip.
Infine è nota la sua denuncia pubblica alle radio abusive (Radio Padania ad esempio).
Fatto sta che il M5S, segnato (sempre a nostro avviso) da una sorta di “dualismo ideologico” non ha mai del tutto gradito le sue prese di posizione.
Ogni tempesta comincia con una singola goccia
Chi indossa una maschera sembra adattarsi a qualsiasi realtà pur di galleggiare, ma non tutti sono disposti ad adattarsi.
Volendo aprire una traccia di analisi sulle “dissidenze” dei penta stellati, potremmo storcere il naso sull’etichetta “disallineati” all’interno di un movimento che costringe ad accettare le norme.
Sicuramente esserlo (disallineati) verso le contraddizioni, ci fa avere in simpatia i ribelli.
Senatore Ciampolillo vada avanti.