“LA FASCINAZIONE ELIMINA LA SOLITUDINE”
LA SOLITUDINE
Ho deciso di affrontare questo problema perché molti pazienti si lamentano di questo stato.
Proviamo a definire la solitudine come “una scelta più o meno sofferta di stare soli.” In certi periodi può essere anche goduta ma, alla lunga, manca l’indispensabile processo di proiezione e contro proiezione. Tale meccanismo si può eseguire principalmente tra amici o persone gradite.
A livello dell’io le cause della solitudine possono essere.
1) timidezza
2) asocialità
3) litigiosità
4) poco rispetto delle idee altrui
5) permalosità
6) aggressività
7) vendicatività
8) poca sensibilità
9) troppa sensibilità
10) diseducazione
11) poca identificazione con l’altro
12) proiezione negativa.
Le sopra elencate sono le cause più frequenti della solitudine esaminate a livello dell’IO.
Approfondendo la psicodinamica ci fa sentire che esistono cause più profonde, quali traumi infantili e un cattivo apprendimento dai genitori.
Tali traumi possono essere anche molteplici o svariati ma afferiscono alla comunicazione. Spesso genitori asociali trasferiscono un cattivo apprendimento al bambino. Altre volte nei piccoli paesi, nelle piccole etnie non è facile comunicare. La presenza di odi e rancori talvolta generazionali non si estinguono con facilità ma spesso vengono rinforzati da altri comportamenti (esempio. Montecchi e Capuleti). Nei piccoli centri quando si interrompe la comunicazione è quasi sempre per sempre.
Le strategie terapeutiche a livello dell’io sono quelle di applicarsi con volontà e decisione per ridurre le 12 cause della solitudine, possibilmente con l’aiuto di uno psicoterapeuta.
La terapia a livello del profondo deve:
1. abreare i traumi
2. scondizionare i cattivi apprendimenti
3. aprire la mente alla socializzazione.
Il Professore Francesco Pesce