Il recente decreto dell’Assessorato per gli Enti locali che ha redistribuito le somme per i cosiddetti comuni “virtuosi” in materia di raccolta differenziata contiene un grossolano errore di matematica, che di fatto inverte i criteri di assegnazione delle somme, dando un contributo maggiore a quei comuni che in base alla legge avrebbero diritto ad un contributo minore.
Lo ha denunciato poco fa in Aula all’Assemblea Regionale Siciliana, Danilo Lo Giudice, che ha ricordato come la normativa regionale prevedesse che la somma di 5 milioni venisse redistribuita “al 50% in maniera uguale fra tutti i comuni e al 50% in base alla densità demografica”.
Il decreto pubblicato dal Governo però, incredibilmente inverte il criterio della ripartizione su base demografica, in quanto nello stesso si legge un “criterio inverso alla densità demografica” che stravolge del tutto il volere del Parlamento e il significato della legge.
In questo modo ci saranno comuni con bassa densità demografica che beneficeranno di contributi sproporzionati rispetto alla propria popolazione, mentre comuni con maggiore densità che avranno contributi esigui.
Lo Giudice ha chiesto al Governo di ritirare il Decreto sottolineando “non è ammissibile che gli uffici degli Assessorati emettano provvedimenti contrari alla legge. Nessuno tranne il Parlamento stesso – ha detto – può modificare la legge; certamente non possono farlo gli uffici con degli atti amministrativi.
È stato solo un errore di matematica o che?”
Lo Giudice inoltre, per evitare che si possano ripetere errore e rendere la norma più chiara, ha proposto che al parametro della densità demografica sia sostituito quello della popolazione.