Potrebbe sintetizzarsi in una sola frase quello che è accaduto oggi presso la sede dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, dove si sarebbe dovuto tenere un incontro, promosso dall’assessore al ramo (On. Marco Falcone), tra i responsabili della T.U.A. (Trasporti Urbani Agrigento) e i rappresentanti della FILT CGIL, allo scopo di rimuovere le criticità ricadenti sugli utenti, oggetto di segnalazioni (ma anche di un esposto alla Procura) da parte dell’organizzazione sindacale.
Un incontro che, peraltro, si sarebbe dovuto tenere in un momento particolare, successivo al licenziamento di dieci dipendenti da parte dell’azienda.
Stamane, presso la sede dell’Assessorato, in via L. da Vinci a Palermo, si sarebbe potuta girare, con nuovi personaggi, la famosissima scena de “Il Marchese del Grillo“, diretto da Mario Monicelli, con Alberto Sordi, nella quale il protagonista pronuncia la celebre frase “Ah… mi dispiace. Ma io so’ io… e voi non siete un cazzo!”
Chi doveva infatti rappresentare l’azienda, ha fatto saltare l’incontro – pare a causa di una gita in Cina – suscitando la reazione da parte del sindacato che con una propria nota ha fatto presente come sembri “scandaloso che mentre non si ha nessuna remora a licenziare di colpo 10 Autisti della TUA in prossimità delle feste di Natale, poi si accampi ogni pretesto per rinviare le riunioni convocate per discutere proprio di questi licenziamenti”.
Una scena destinata a ripetersi anche domani, 29 dicembre, presso la sede dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Agrigento, dove alle ore 9:00 si dovrebbe tenere un tavolo tecnico al quale dovrebbe prendere parte il Sindaco di Agrigento.
Un invito inoltrato per conoscenza al rappresentante della Direzione Prov.le del Lavoro, a quello del Dipartimento Regionale, al Dirigente Generale dello stesso Dipartimento e alla Prefettura di Agrigento.
“Il Sindacato è disponibile a discutere di qualsiasi cosa – ha dichiarato nell’odierno comunicato Massimo Raso della CGIL -ma occorre innanzitutto rimuovere l’ostacolo principale: occorre che l’Azienda revochi i licenziamenti effettuati e si apra un “tavolo” sulle questioni da Noi sollevate.
In una provincia come la nostra dove il tema dell’occupazione è ancora il problema principale non può accadere che venga distrutta la vita a 10 famiglie così impunemente.
Come Sindacato ricorreremo in ogni sede affinché venga restituita a questi Lavoratori insieme al posto di lavoro anche dignità e onore.
Non abbiamo alternativa – si legge nel comunicato – ad attendere che “lor Signori” tornino dalle meritate vacanze, ma ci appelliamo nuovamente alla Deputazione Nazionale e Regionale ed alle forze che amministrano la Città di Agrigento affinché si sentano mobilitate per questo obiettivo: far ritornare al lavoro gli Autisti della TUA!”.
Resta da sperare che “lor Signori” – come li definisce Raso della CGIL – tornati dalle meritate vacanze non vogliano, ancora una volta, far ricorso alla celebre frase del marchese del Grillo…
Gian J. Morici