CRONACA DELL’ULTIMA BUFFONATA
Fare il Consigliere comunale non è impegno di poco conto. Non si direbbe proprio che chi è investito di questa carica, alla base di tutte altre istituzionali della Repubblica, abbia di che preoccuparsi di dover stare a passare il tempo girando i pollici. Nei piccoli comuni, oltre tutto, c’è l’assillo dei compaesani, sempre scontenti e pronti a battute salaci e ad esprimere pretese magari impossibili non solo purché inconciliabili tra loro.
Non credo che abbia ceduto all’assillo dei cittadini di Corciano (Perugia) la Consigliera dal nome significativo: Checcobelli. Simonetta Checcobelli, naturalmente del Movimento 5 Stelle, che nello scorso dicembre presentò in Consiglio la proposta, pensate un po’, di conferire al P.M. palermitano, ma in via di travagliato trasferimento a Roma, dove però alla Procura Nazionale Antimafia è solo, o quasi, “in organico” perché sarà in pressoché perenne trasferta a Palermo (con relativa indennità) quando non sarà in trasferta per cerimonie, convegni, commemorazioni, onoranze, congressi che non gli lasciano troppo tempo a disposizione per il suo (doppio??) lavoro e, magari, nemmeno per quei rituali che sembra più gli stiano a cuore.
Ed infatti “per motivi di lavoro e di sicurezza” (già la “sicurezza” impossibile al poliedrico e multiforme magistrato, avere senza il doppio incarico che potrà addirittura imporgli di correre in giro per l’Italia) Di Matteo non è andato, giovedì 22 giugno, a ritirare la cittadinanza onoraria di Corciano (la novantesima, o, forse, la centesima) solennemente conferitagli da quel Comune su proposta della vispa Checcobella. In suo luogo e vece è andato il Vicedirettore di “Antimafia 2000”, il vice, cioè del Guru Bongiovanni, quello con la croce dipinta sulla fronte, che parla con gli extraterrestri, la Vergine Maria, Gesù etc. con il quale Di Matteo è pappa e ciccia.
Benché una cerimonia del genere sia tutt’altro che una novità (la Checcobella non deve possedere una grande originalità e nemmeno il Sindaco e gli altri Consiglieri) essa è stata narrata, con puntualità dalla Cronaca di “Antimafia 2000”, il giornale on line del Guru, e ciò ci consente di renderci conto anche del tono e del valore delle altre consimili.
“Diamo voce ad associazioni – ha detto la Consigliera Checcobella, come le Agende Rosse, Scorta Civica…”. La ragazza se ne intende di cose palermitane. Le “Agende Rosse” sono una tifoseria organizzata dell’Ing. Fratello, fratello cioè di Borsellino, che così ne sintetizza la funzione: Noi, Agende Rosse (la famosa agenda rossa di Borsellino, quella buona, che sarebbe scomparsa) leviamo in alto l’Agenda Rossa e voltiamo le terga (si fa per dire) alle Autorità”.
Il Sindaco di Corciano, Cristiano Betti (nel P.D. ma ex Dipietrino ed ex Rifondatore comunista) nel corso della cerimonia ufficiale, ha ribadito la sua volontà di appoggiare il P.D. Di Matteo.
Pensate un po’ che sarà capace di combinare il “bicollocato” P.M. con tale “appoggio”.
Lo ha definito “un partigiano moderno”, qualifica che dovrebbe esser respinta da un magistrato, ma che forse si addice ad un magistrato “lottatore”.
Lorenzo Baldi, il viceguru, incaricato di ritirare il brevetto di cittadinanza onoraria, ha evocato il grandioso (ed interminabile) processo per la cosiddetta “Trattativa Stato-Mafia” processo in cui da anni è impegnato il pluricollocato P.M. in cui per la prima volta nella storia del nostro Paese siedono nello stesso banco degli imputati mafiosi, membri dello Stato (!!!???), forze di Polizia (!!??) e Servizi Segreti. Una sorta di processo di Norimberga (!!!!!).
Da ultimo è stata donata a Di Matteo (tramite il Vice Guru) “una preziosa medaglia raffigurante San Michele Arcangelo che sconfigge il diavolo.
Viva San Michele Di Matteo. Abbasso il diavolo!
Nota: chi ha pagato le spese? Quanto è costata la commedia?
Mauro Mellini