Un sindacalista, segretario generale , nel gennaio scorso sottolineava un paradosso: “Sommando il numero degli associati, si scopre che in Italia ci sono più iscritti al sindacato che italiani”. Facendo un po’ di conti (Inps) si scopre che il dato più imponente e quello dei pensionati. Sono infatti oltre 6 milioni di pensionati. E i giovani lavoratori? I numeri sono striminziti, è davvero bassa la percentuale dei giovani che sembrano credere nell’importanza del ruolo del sindacato. Diventa difficile reperire numeri esatti, bisogna fare spallucce alle statistiche fornite dai sindacati della Triplice. Le varie sigle si contestano a vicenda le cifre fornite, rinfacciandosi a vicenda di gonfiare i tesseramenti.Oggi i sindacati non godono di buona reputazione. Non difendono più i diritti dei lavoratori. Anche perché di diritti da difendere ne sono rimasti ben pochi. Il Fatto Quotidiano ha lanciato un sondaggio. “Sindacati, i diritti dei lavoratori sono in buone mani”?
Ecco alcune risposte: Dopo aver pagato la tessera sindacale per 30 anni mi sono accorto che non servono a nulla, vedi legge Fornero sulle pensioni, jobs act, ecc. Se non si ricambiano totalmente le persone non servono a nulla. Sono collusi con la politica. Ed ancora: Firmano tutto senza chiedere il mandato ai lavoratori… Almaviva e Alitalia gridano ancora vendetta! A casa,anche loro! Ed ancora: Vabbé abbiamo capito: sono malati terminali. E’ giusto così, alla pari dei politici non hanno capito i cambiamenti della società e vivono ancora negli anni ’70.
Ed ancora: Sono convinta, che la maggior parte dei pensionati si è iscritta ..a sua insaputa. Com’è capitato a me: facendo una richiesta all’Inps tramite il loro patronato, fra le tante carte da firmare, hanno piazzato anche l’iscrizione al sindacato. Disdettata nel momento in cui me ne sono accorta. Ed ancora: Basta guardarli in faccia i sindacalisti (e nel governo abbiamo un altro “splendido esemplare” – la “ministra” della Pubblica Istruzione – pronta a dichiarare di essere laureata, per poi scoprire che non ha mai fatto nemmeno la maturità, figurarsi l’Università. Ed ancora: Tagli in ogni categoria di lavoratori. E’ il momento di far tagli anche tra i sindacalisti! Ed ancora: Mantenere tanti che sguazzano tra un permesso sindacale e un altro in questo periodo è vergognoso,serve una svolta che dovrebbe partire dall’interno stesso delle varie sigle (La maggior parte delle persone che conosco sono tesserate al sindacato solamente x farsi aiutare nella dichiarazione dei redditi, isee etc. Nient’altro. Se le pratiche fossero più facili, non avrebbero neanche un iscritto. Ed ancora: Per le loro “battaglie” a favore dei lavoratori, sono solo chiacchiere e fumo negl’occhi. Se realmente sono, come dichiarano, dalla parte di chi lavora, si diano da fare a raccogliere firme per far abrogare la Legge Biagi e togliere così potere ai caporali delle agenzie interinali, tanto x per iniziare… Secondo step: dare una ripulita alle Coop che schiavizzano le persone con paghe da fame tutte!).Utopia?Eh al momento parrebbe di sì…vedremo. Ed ancora: Parti meravigliosamente integrati col sistema politico economico del Paese, quando occorre chiudono gli occhi si tappano la bocca e non sentono, la loro sopravvivenza ha i giorni contati. Ed ancora: io penso che bisognerebbe denunciare i sindacati per truffa al popolo italiano.
Forse bisognerebbe rispolverare la storia, tornare alle prime forme di associazione dei lavoratori, le trade unions inglesi, prime vere forme di rappresentanza sindacale. Forse bisogna partire dalla base,quella dei lavoratori.Forse bisogna scendere nelle piazze,per riappropriarci del “maltolto”. L’art.18, la Dignità del Lavoratore, le contrattazioni con il lavoratori, il diritto sacrosanto dello sciopero,limitato da centinaia di articoli, forse bisogna chiedere agli imprenditori di essere puntuali al pagamento degli stipendi, forse bisogna chiedere alla Commissione di Garanzia Sciopero di non occuparsi solo di “eventuali violazioni delle disposizioni relative al preavviso, alla durata massima, all´esperimento delle procedure preventive di raffreddamento e di conciliazione, ai periodi di franchigia, agli intervalli minimi tra successive proclamazioni, e ad ogni altra prescrizione” (……..) forse bisogna chiedere alla Commissione di Garanzia Sciopero di ascoltare i lavoratori, forse bisogna chiedere ai Prefetti di essere più vicini alle grandi difficoltà dei lavoratori. Forse bisognerebbe far rivivere il Movimento Operaio, quello del XIX secolo, quello del Real Opificio di Pietrasanta (prima fabbrica italiana di locomotive). Penso che il sindacato dovrebbe preferire essere lì con i lavoratori e negoziare, negoziare, quel salario per migliorarlo, negoziare i loro diritti, anziché stare fuori da quelle fabbriche,da quelle aziende, con in mano una copia del contratto nazionale di lavoro. Oggi il sindacato ha dimenticato che la storia dei sindacati è soprattutto storia dei lavoratori. Operai, contadini, impiegati. Oggi il sindacato non è più capace di condurre le “lotte”, non è più capace di reclamare dal governo questa o quella legge necessaria agli operai. Sicuramente bisogna ripensare il Sindacato.
Aldo Mucci