E’ questa una sorta di “prova”, di abbozzo, di quello che potrebbe diventare un volume, nemmeno tanto piccolo. La raccolta delle cavolate:
1° “SE VINCE IL NO IL LAVORO DI DUE ANNI DEL PARLAMENTO VA SPRECATO” (Boschi)
Secondo questo brillante concetto se qualcuno lavora per anni a costruire un’automobile che cammina solo se la porta via il carro-attrezzi, qualcuno dovrebbe comprarla (e tenersela) se no “va sprecato” il lavoro del somaro che l’ha fatta.
Lo stesso “argomento” (si fa per dire), veniva usato contro il Presidente Corrado Carnevale (forse anche dalle stesse persone) perché, annullando sentenze che violavano il diritto “mandava sprecato il lavoro di tanti magistrati molto impegnati”.
Ancora un esempio di questo distillato di intelligenza: bocciare uno scolaro totalmente somaro non si può, per non “sprecare un anno di (non) studio”.
2° “LA RIFORMA SI MUOVE NELLA DIREZIONE GIUSTA E PER FINALITA’ LARGAMENTE CONDIVISE” (Amato ed altri)
Secondo quest’altro bell’argomento, se io voglio andare al Polo Sud, faccio bene ad attraversare il deserto del Sahara in tenuta da esploratore polare, perché vado “nella direzione giusta”.
E se voglio andare verso una Città qualsiasi, posso prendere un’auto scassata o pretendere di salire su un treno merci perché “va nella direzione giusta” (ma si fermerà sicuramente per strada).
3° “COL SENATO DEI SINDACI E DEI CONSIGLIERI REGIONALI SI RISPARMIA PERCHE’ SONO GIA’ PAGATI DA COMUNI E REGIONI” (Renzi)
Che qualche sprovveduto vada a fare un lavoro bestiale, dividendosi e volando dalla sua Città a Roma, dalle questioni della assunzione dei Netturbini alla politica estera per la stessa indennità percepita come Sindaco di Vattelapesca, è pura follia. Inoltre le “spese generali” del Senato rimarrebbero identiche se non assai maggiorate. Ed è un ragionamento tipico del cazzeggiare dell’”antipolitica” voler adottare un tipo invece che un altro di Parlamento in base al “costo più conveniente”.
4° “LA RIFORMA E’ NECESSARIA PERCHE’ LA COSTITUZIONE E’ VECCHIA E SONO CAMBIATE LE FORZE POLITICHE ED I LORO RAPPORTI” (Autori vari)
Ogni Costituzione è fatta per “incanalare”, semmai, le forze politiche e non per adattarsi al loro mutare, trasformarsi ed evolversi.
La Costituzione degli Stati Uniti è in vigore da circa due secoli e mezzo.
Variano più spesso le Costituzioni dei Paesi meno affezionati alla democrazia. La Costituzione non è e non deve essere immutabile. Ma è folle sostenere che “deve” essere mutata ogni tanto per non “annoiare” quelli che debbono (o dovrebbero) osservarla.
Ma, soprattutto, ogni modifica deve avvenire non solo “nella direzione giusta”, ma in modo che il nuovo assetto che ne derivi sia, oltre che necessario, “funzionante”, non crei impasse e incertezze interpetrative (i sette modi di legiferare con incerti “confini” della riforma!!!) con un insostenibile contenzioso.
5° “LA RIFORMA ABOLISCE L’INUTILE BICAMERALISMO PERFETTO SEMPLIFICANDO IL PROCEDIMENTO LEGISLATIVO” (Renzi-Boschi)
E’ cosa certa che molti Paesi che hanno uno sola Camera del Parlamento approvano molte meno leggi del nostro. La “perdita di tempo” del doppio esame è concezione legata all’idea che basti che le leggi si “muovano nella direzione giusta” e che le discussioni sui particolari sono “cavilli”.
E’ questione, naturalmente di capacità dei Parlamentari. Ma la “doppia lettura”, se i Parlamentari non sono somari o distratti, può eliminare molte imperfezioni che, poi, procurerebbero gravi inconvenienti nell’applicazione e la necessità di ricorrere a nuove leggi.
Ma ancora una volta, non basta abolire il “bicameralismo perfetto” e tanto meno creare uno “imperfetto” nel senso comune della parola, pieno, cioè di “imperfezioni” che si risolvono in dati paralizzanti e sono addirittura mostruose, con vere “norme costituzionali in bianco” (elezione del Senato) e ben sette diversi procedimenti di legislative. La riforma è, anche sotto questo profilo, fatta “per sentito dire”.
6° “LA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE AUMENTA IL PRESTIGIO ED IL CREDITO DELL’ITALIA ALL’ESTERO” (Boschi)
Questa è una cazzata e basta. All’Estero se ne infischiano della nostra Costituzione. Al più si preoccupano che il nostro Stato non prenda eccessive sbandate, sia “ubbidiente” ai voleri della cosiddetta Europa (Merkel, Hollande e loro padroni finanziari). Se qualcuno teme che il NO procurerebbe una deriva nella stabilità e nella politica europea dell’Italia, è perché i complottisti italiani hanno fatto di tutto per convincerli di ciò.
7° SE VINCE IL NO CI SARA’ UNA PERDITA DEL 4% ANNUO DEL P.I.L.” (Confindustria)
E’ un’affermazione degli amici-padroni del Renzismo in Confindustria, una bugia analoga a quelle che la Confindustria ha sempre sparato a favore di chi è al potere.
Ma non ne ha mai azzeccata una.
Si tratta di una evidente, voluta confusione tra la perdita di vantaggi e privilegi per alcune imprese, per lo più parassitarie dello Stato e degli enti pubblici, e la perdita del prodotto interno lordo nazionale. Quale sarebbe la connessione tra riforma costituzionale e P.I.L. così immediata, netta e quantificabile, nessuno osa dirlo.
8° “LA VITTORIA DEL SI E’ NECESSARIA PER COMBATTERE IL TERRORISMO” (Boschi)
Questa è una ridicola cazzata e basta.
Continua…
Mauro Mellini