I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Enna, d’intesa con il Direttore Territoriale del Lavoro, a conclusione di articolate indagini davano esecuzione all’ordine del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Enna che accoglieva le richieste della Procura della Repubblica presso il Tribunale di quattro misure cautelari:
- di interdizione temporanea dall’esercizio d’impresa per la durata di anni uno a carico di due soggetti, titolari di due aziende agricole;
- di interdizione dall’esercizio della professione di medico competente per la durata di un anno a carico di un medico competente dell’azienda agricola summenzionata, nonché di un consulente del lavoro.
Le ordinanze venivano eseguite in armonia con i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Piazza Armerina, titolari di una pregressa indagine sui medesimi soggetti, cui venivano delegate le misure cautelari. L’indagine, per l’Arma avviata nel novembre 2015, documentava una truffa aggravata perpetrata in danno dello Stato, posta in essere dei titolari delle imprese agricole, in concorso, con 135 falsi braccianti agricoli. La truffa accertata ammonta ad euro 568.582,00.
Anche un medico, coinvolto nel’indagine, è stato interdetto per il concorso nella truffa: documentava fittizie certificazioni mediche.