“È il trauma che ci fa fare il grande salto”. Così commenta Brexit Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24.
La Brexit ha scatenato una grande crisi sui mercati finanziari, ricorda Minoli, che chiede a Boccia se a rimetterci maggiormente sarà la Gran Bretagna o l’Europa: “Sul medio termine ci rimetterà la Gran Bretagna, sul breve è chiaro che effetti speculativi e di ansia sui mercati di borsa determineranno degli effetti che, però, non sono collegati ai fondamentali né d’Europa né d’Italia. L’Europa – prosegue Boccia – è il più grande mercato, il più ricco mercato al mondo ed ha un debito aggregato inferiore agli Stati Uniti d’America. La mancata integrazione politica dell’Europa ci fa subire shock negativi e non ci fa dare shock positivi. Io penso che l’Europa storicamente sia andata avanti per traumi…” E sul possibile effetto traumatico di Brexit il presidente di Confindustria commenta a Radio 24: “Questo è il trauma che ci fa fare il grande salto, di grande capacità di reazione a partire dalla politica italiana”.
Sul rischio effettivo che ci possa essere un’ “esplosione” della Gran Bretagna, Boccia risponde a Minoli: “No, non penso che si arrivi a questo, ma è evidente che la Gran Bretagna sarà una Gran Bretagna diversa senza l’Europa e l’Europa, se riesce ad avere una grande capacità di reazione, dimostra non solo alla Gran Bretagna, ma alle sue giovani generazioni, che ha capacità di una visione politica alta e la partita si gioca sulla crescita dell’Europa, su cui dobbiamo costruire un’idea di un’Europa diversa”.
“Dopo Brexit, secondo noi, la questione europea è prioritaria rispetto alla questione italiana“.
A Minoli che chiede cosa si aspetta che capiti nell’incontro tra Renzi, Hollande e Merkel, (cioè l’indicazione di un ministro delle finanze europee che abbia il potere di indirizzare alla crescita la politica economica europea, ndr) Boccia risponde: “Noi abbiamo grandi aspettative sull’Europa e dopo Brexit abbiamo anche cambiato la nostra agenda. Avevamo come priorità la questione italiana. Dopo Brexit, secondo noi, la questione europea è prioritaria rispetto alla questione italiana e dobbiamo lavorare tutti su questa direzione”.
In merito alle aspettative su questo incontro, qualche linea, qualche decisione, il presidente di Confindustria precisa: “Una decisione che porti, diciamo, a quello che abbiamo detto anche in assemblea pubblica. Uno scambio ‘sovranità per crescita’, un’idea di visione, non di costatazione. Se vogliamo, all’Europa serve quello che serve all’Italia: più politica, non meno politica. Quindi meno burocrazia, più politica alta e più idea di crescita”. A Minoli, che chiede se ci potrebbe essere delusione qualora dall’incontro tra i tre non uscisse qualcosa di preciso, Boccia conferma: “Molto”.
Su cosa si aspetta dall’incontro di oggi Boccia spiega a Radio 24: “Io mi aspetto, diciamo, un’idea di Europa su cui possiamo convergere tutti. Io mi aspetto che si dia dimensione a una bellissima frase di Jean Monnet che diceva ‘I miei obiettivi sono politici, le mie spiegazioni sono economiche’. Spero che i tre ripartano dalle spiegazioni economiche – conclude Vincenzo Boccia a Radio 24 – per darsi obiettivi politici”.