Questa in sintesi la nota inviata alla stampa da Beniamino “Benny” Vella, a seguito della demolizione della sua abitazione, costruita abusivamente all’interno dell’area di in edificabilità assoluta della Valle dei Templi di Agrigento:
Oggi, 30 maggio, insieme alla nostra casa, si è abbattuta anche quella poca speranza che avevamo, quella di poter vivere ancora sotto il nostro tetto e dove i miei genitori sono morti.
Oggi nessuno si è chiesto dove stanotte saremmo potuti andare a vivere.
Oggi ci sentiamo abbandonati dalla nostra amministrazione, per l’ennesima volta, che dovrebbe avere una tutela maggiore se, ad essere colpita, è una intera famigliacon un padre invalido, una madre e 2 figli minorenni di cui uno anch’esso invalido.
Oggi, più di ieri, vogliamo però credere nella giustizia, che sta facendo il suo giusto corso e con i tempi dettati dalla procedura. Giustizia alla quale la stessa amministrazione sembra non volere fare affidamento perchè non ha voluto attendere una sentenza del Tar, frantumando e vanificando quanto si era costruito, non inteso esclusivamente come fredde mura ma come focolare domestico, per tutti questi anni, con un atto sconvolgente.
Oggi non abbiamo voluto assistere alla triste e fredda esecuzione non della seconda o terza casa, ma dell’unica in nostro possesso.
Oggi, in un sol giorno, abbiamo conosciuto il significato di paura, arroganza, disastro, tristezza, delusione, povertà assoluta e dolore immenso.
Oggi vorremmo essere degli immigrati per essere ospitati in albergo, invece siamo solo italiani e quindi ci aspettano le stelle.
Oggi non abbiamo più niente.