Nascosti tra le fitte maglie dell’illegalità, migliaia di improvvisati operatori del turismo accolgono, ogni giorno, fiumi di pellegrini e visitatori, offrendogli, per soddisfare la loro necessità di alloggio, sistemazioni spesso fatiscenti, talvolta pericolose e, comunque, totalmente sconosciute al Fisco.
Ad indirizzare i controlli verso le più pervicaci forme di illegalità è ora disponibile, per i Finanzieri del Comando Provinciale Roma, un applicativo informatico “scova evasori” che, in pochi istanti, incrocia i dati delle offerte formulate in rete – oramai la principale regolatrice del mercato – ne identifica i titolari, associandovi i rispettivi dati fiscali e, analizzando consumi ed altre informazioni, restituisce una lista di “pirati” dell’ospitalità ordinata per criteri decrescenti di pericolosità. Grazie a questo prezioso supporto, in pochi giorni, i Finanzieri del Comando Provinciale hanno effettuato 90 controlli ad altrettante strutture ricettive, selezionate con tale nuova procedura, riscontrando, nel 70 % dei casi, l’effettiva assenza di autorizzazioni e la totale evasione d’imposta, talvolta addirittura risalente a tre/quattro anni addietro.
La rilevante differenza con il passato risulta evidente confrontando la percentuale di irregolarità che emerge dai controlli fatti dall’inizio del Giubileo Straordinario della Misericordia che, seppur forieri di risultati più che soddisfacenti, hanno confermato la bontà della selezione nel 35 % dei casi.
Complessivamente, dall’8 dicembre 2015, sono state controllate 494 attività di cui 283 con esito irregolare, contestando sanzioni amministrative per € 400.000 e segnalando redditi evasi per un milione di euro.
Ben 52 gestori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per non aver comunicato le generalità degli ospiti alle autorità di Pubblica Sicurezza, impedendo, in un periodo di massima allerta per l’ordine pubblico, il monitoraggio delle persone, soprattutto straniere, soggiornanti nella Capitale.