“Da ragazzi si studia o ci si prepara ad entrare nel mercato del lavoro con la speranza di poter condurre una vita propria, indipendente e dignitosa, rispettando le regole e cercando di condurre una vita senza eccessi di qualsiasi tipo. Tutto ad un tratto, come nel peggiore degli incubi – spiega il Segretario Responsabile dell’Utl/Ugl di Catania, Carmelo Mazzeo – uomini e donne italiane hanno perso il lavoro, la casa e la dignità; pur tentando di sopravvivere, oramai sono stremati dal persistere della disoccupazione o nel vivere in un casa di cartone, come il nostro conterraneo Mario, (nome di fantasia per tutelare la sua privacy), che vive ai margini della società in una casa di cartone da circa un anno presso il Corso Sicilia in Catania. Mario non vuole l’assistenza o soldi senza averli guadagnati, vuole tornare a lavorare per essere libero”.
“Queste grida di disperazione, – continua Mazzeo – purtroppo sono ormai diventati ‘cosa normale’, in quanto esiste un malessere sociale giunto all’estremo di sopportabilità ‘.
Proprio la zona del corso Sicilia di Catania è diventata l’emblema di una situazione di degrado e di disperazione per tanti che sono indigenti a causa di perdita di lavoro o per casi familiari di separazione”.
“Il sindacato ha più volte incontrato le istituzioni della città – conclude il sindacalista – senza tuttavia trovare soluzioni alla vergognosa situazione di continuo degrado, che purtroppo continua ad aumentare esponenzialmente con le crisi dovute alla chiusura di diverse attività.
Mario, come tanti altri disoccupati poveri, imprenditori e pensionati, non hanno la forza per continuare in miseria una esistenza triste e impietosa, a causa della scellerata politica asservita alle imposizioni dell’Europa e del governo regionale disperso e senza atti politici volti allo sviluppo e alla crescita della Sicilia”.