Lavoro, redditi familiari, sicurezza, sanità ed istruzione. Tanta carne al fuoco nel 1° Congresso Regionale del Partito Nazionale dei Diritti in Toscana, che si è tenuto lo scorso 28 marzo al Palazzo del Palagio di Pescia.
Il Segretario Regionale, Pietro Marini, ha definito “una festa di democrazia” la stessa nascita ufficiale del PND in Toscana. Nel corso del suo intervento ha ringraziato i componenti della Segreteria Nazionale e tutti coloro che hanno voluto concedergli fiducia nel compito di condurre il partito in questa sua fase iniziale.
Si è poi passati ad illustrare tutte le proposte sul tappeto, argomenti che saranno al centro del confronto con tutti gli enti governativi a qualunque livello, nazionale, regionale e locale. A partire dal lavoro, “diritto inalienabile di ogni cittadino che purtroppo in Italia viene sempre meno garantito”.
Un capitolo a parte merita il sistema pensionistico, nel quale, secondo gli esponenti del PND “vanno costruiti rapporti di equità senza eccezioni di categorie e con l’universalizzazione del metodo contributivo, fissando il tetto massimo delle stesse pensioni in 6.500 euro lorde a prescindere da qualsiasi attività lavorativa si provenga, con un limite minimo di 1.000 euro nette. Si punta anche a fissare a 60 anni l’età massima del pensionamento per tutte le categorie e la proibizione al dirigenti pensionati di proseguire a svolgere servizio in altri incarichi”.
La “politica del cittadino” voluta dal PND ha il suo fulcro della famiglia. Tra le proposte a sostegno dei nuclei familiari la prima riguarda la pressione fiscale che “a parità di reddito sia meno gravosa sulle famiglie più numerose”, con l’istituzione di un “quoziente fiscale”. Tra gli altri punti di proposta toccati dal PND nel corso dei lavori anche il reddito di cittadinanza, il bonus bebè, un piano di sviluppo degli asili nido a livello nazionale oltre all’obiettivo di rendere totalmente detraibili dall’imponibile fiscale le spese per l’educazione e l’istruzione dei figli. Sostegni straordinari infine dovrebbero essere messi in atto per le famiglie nelle quali ci sono soggetti portatori di handicap o anziani non autosufficienti.
Per quanto riguarda il diritto all’istruzione, il PND punta ad una riforma del sistema scolastico che premi la meritocrazia. Il partito propone inoltre finanziamenti e forme speciali di accesso al credito a sostegno degli studenti ed esenzione fiscale totale sulle borse di studio, sia per il beneficiario che per chi le finanzia.
Nel corso degli interventi sono state messe in risalto anche le proposte del partito per quanto riguarda la sicurezza che “passa necessariamente dal potenziamento delle forze dell’ordine, assicurando loro il massimo sostegno sia economico che logistico”. Inoltre, sul capitolo sanità, è stato sottolineato il concetto di “sanità sanità pubblica qualificata, competitiva e gratuita. Negli ultimi anni, nascondendosi dietro la scusa della crisi economica, sono state sottratte risorse destinate alla salute e non è accettabile che questa sia relegata al ruolo di merce sottoposta a leggi di mercato diventando un bene riservato a pochi. Il diritto alla salute è universale, da assicurare a tutti e difendere. La lotta agli sprechi, alle logiche dei favori ed agli appalti truccati con costi gonfiati sarà la nostra priorità”.
Sono intervenuti al Congresso, oltre al Segretario Regionale Toscana, Pietro Marini, il Presidente Nazionale del PND, Filippo Tettoia, la Vice Presidente Nazionale, Daniela Moretto, il Segretario Nazionale Alessandro Casertano, il Vice Segretario Nazionale Sandro Frattalemi ed il Coordinatore Nazionale, Massimiliano Caravello.