E’ successo domenica. Individui non identificati hanno profanato circa trecento tombe ebraiche in Alsazia, a Sarre-Union, ossia i tre quarti delle quattrocento tombe del cimitero. Nessuna rivendicazione di questo atto vigliacco ed insultante. Non ci sono state vittime, si tratta di un cimitero, ma la vittima è la memoria. La memoria calpestata.
La storia deve proprio ripetersi? Già nel 1988, una sessantina di tombe erano già state vandalizzate nello stesso cimitero e nel 2001, 54 tombe erano state saccheggiate.
Non si conoscono i colpevoli di un atto di tale bassezza ma dopo gli attentati all’ipermercato ebraico di Parigi e quello alla Sinagoga di Copenaghen, chiunque sia il colpevole, jihadista o folle estremista, resta il fatto che la comunità ebraica è ancora vittima di tutti i fanatismi ed è simbolico che quasi ogni attentato sia accompagnato da ritorsioni anche mortali nei confronti della comunità ebraica.
Luisa Pace