Si tratta della seconda raccolta di racconti di Rodolfo Cardarelli. “L’amico americano e altre storie” segue “Tre settimane e un giorno”, o ventidue racconti per ventidue forme di amore inusuale. Non l’ho ancora letto quindi mi fido del retro di copertina scritto da Cinzia Craus:
“L’amico americano e altre storie è una raccolta di racconti eterogenea, nei generi, nelle tematiche, talvolta finanche nelle emozioni. L’amicizia, l’amore, la morte, la memoria, la storia, si intrecciano alla fantasia, al sogno, al desiderio, alla vaghezza di potrebbe essere, potrebbe essere stato, sarà. E alle atmosfere oniriche si affiancano invece quelle cupe del noir, del giallo, del non dovrebbe essere, mai”.
Mi fido perché Cardarelli, che alla penna alterna la macchina fotografica, ha l’inchiostro che prende. Diciamo la tastiera. Se mi fosse concessa una parola sola per descrivere i suoi scritti direi “eclettico”. Probabilmente dipende da come si alza, può essere ipersensibile, antipatico, straziante ed anche divertentissimo. Dal racconto d’amore passa con disinvoltura al racconto giallo. Ha una propensione a scagliarsi contro le “tipologie umane” e non va mandato al cinema a vedere un filmone americano o lo distruggerà a tal punto che diventa impossibile resistere alla voglia di andare a vedere il disastro cinematografico. Ha la critica invogliante. Ebbene sì, ci riesce. Almeno con me!
E poi io non posso scrivere del Cardarelli. A dire il vero non scrivo mai di letteratura… o quasi. Resto col dubbio se sto scrivendo del Cardaserio o del Cardadivertente. Non vi resta che leggervi in libro. Potrete sempre riciclarlo per Natale. Oppure fatene uno stock e mettetelo sotto l’albero degli amici. Sono sicura che non li perderete per questo!
Luisa Pace
p.s. Dimenticavo: per ordinarlo in versione cartacea o ebook: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1105954