di Silvana Mossano e Laura Curino
Il cemento-amianto (Eternit) è un materiale cancerogeno che ha fatto e
continua a far morire centinaia di persone in tutta Italia.
Una città si ribella ai «signori» dell’amianto
Da diversi anni Casale Monferrato è diventata il simbolo di una tragedia sociale: migliaia di lutti per mesotelioma, asbestosi e tumore polmonare, dalle proporzioni ormai nazionali e… destinati a durare.
Sul sospetto della malattia è costruito il racconto iniziale. La seconda parte è dedicata alle testimonianze di donne malate, o vedove, o figlie, o sorelle, tutte travolte, in qualche modo, dalla polvere. Segue la cronaca di decenni di rapporto con la lavorazione dell’amianto, di sviluppo economico, di malattie professionali e di battaglie nei luoghi in cui la produzione è stata più radicata (Casalese, Cavagnolo, Rubiera dell’Emilia, Bagnoli di Napoli). La conclusione è una lettera aperta ai «signori dell’amianto», lo svizzero Schmidheiny e il belga de Cartier, ancora più attuale dopo il verdetto del processo emesso nel febbraio 2012, che li condanna a 16 anni per disastro doloso: una richiesta precisa e determinata a contribuire alla scoperta di una cura che guarisca dai danni della «malapolvere».
Un unico volume che racchiude:
Un libro-inchiesta della giornalista Silvana Mossano: trent’anni di amianto e di sviluppo economico, ma anche di malattie e morte.
Un libro-teatro: il testo teatrale di Laura Curino, ispirato al testo di Malapolvere.