di Ettore Zanca
La dichiarata prescrizione dei termini per procedere non è assoluzione, questo vorrei sia chiaro per tutte le forche approssimative che vedo, sulla questione amianto. Significa che pur essendoci colpevolezza, i termini per procedere da parte della Corte di Cassazione sono scaduti. E vale la pena ricordare anche che la Cassazione in teoria non entra nel merito, ma conferma rinvia o annulla senza rinvio una condanna. Lo sdegno semmai sta proprio qui, nell’aver annullato la sentenza senza rinvio, senza consentire che si ripetesse tutto. Stamattina ascoltavo le notizie alla radio, e sembra che Guariniello voglia riprendere il procedimento aprendo una serie di imputazioni per omicidio. In pratica ogni vittima avrebbe il suo processo. Purtroppo questo significa solo che ogni processo rischia di perdersi nei meandri delle procedure. Come se Falcone e Borsellino, invece del maxi processo avessero fatto giudizi singoli per ogni reato. La novità era proprio quella di riuscire a riunire tutto in una unica procedura, vanificato dalle ruggini del diritto. Stamattina cercavo tra le pieghe delle normative, se ci potesse essere una soluzione, ma non vedo condizioni di procedibilità, sia per la Corte di giustizia europea, sia per la corte europea dei diritti dell’uomo. Vedo molta vergogna, per un processo volutamente trascinato fino alla prescrizione, quello sì. Tra parentesi, guardate questa foto, e guardate tutto quello che facevano in termini di realizzazioni, davvero pensiamo che sia finita qui? Tocca solo pregare che ovunque ci sia Eternit rimanga per sempre compatto, ovvero l’unico stadio per cui non è nocivo, facevano tubature di acqua potabile e fogne.