Questa la missione dei SAS inglesi inviati in una base segreta del Medio Oriente per dare la caccia a “John l’inglese”, il jihadista dell’ISIS responsabile della decapitazione di diversi ostaggi, tra i quali i due cittadini britannici Alan Henning e David Haines.
Come riportato dal Daily Mail, al quale fonti ufficiali del governo inglese hanno confermato la missione, si tratta della più grande operazione avviata dalle forze speciali dopo i fatti dell’11 settembre.
Dopo settimane di duro addestramento le unità speciali sono pronte a colpire gli obiettivi dello Stato Islamico. Mescolati a uomini d’affari e civili, hanno un unico obiettivo: uccidere John!
L’operazione potrebbe inoltre consentire il salvataggio di altri ostaggi attualmente nelle mani del boia dell’IS o comunque nelle mani di altri gruppi di jihadisti. Ostaggi come il britannico Cantlie che abbiamo prima visto con la classica tuta arancione fatta indossare ai prigionieri condannati a morte e poi nei panni di un assai poco credibile giornalista dello Stato Islamico.
I SAS stanno portando avanti le prove finali per un raid e stanno usando le armi più sofisticate a disposizione dell’esercito britannico, coadiuvati da squadre provenienti dal 264 (SAS) Squadron Signal, attrezzati con satelliti mobili.
Le truppe SAS sono anche supportate da un equipaggio di 17 uomini a bordo di un aereo spia inglese chiamato ‘Rivet Joint’, oltre che da Unmanned Aerial Vehicles (UAV), o droni.
Se l’eliminazione fisica di un criminale come John l’inglese rappresenta il desiderio di tutti i dei leader pro- occidentali in Medio Oriente, per la truppe d’elite è un punto d’onore. Non dobbiamo infatti dimenticare che il jihadista è inglese e ha ucciso ostaggi britannici.
“È praticamente un morto che cammina” – affermano i vertici dei SAS.