I religiosi, con un buon posto lavoro e una relazione infelice.
Sessualità&Coppia (Silvio D’Auria) – Nonostante fiumi di parole spesi sull’argomento, il tradimento è da sempre considerato “l’errore dell’amore”. Chi per interrompere la monotonia, chi per puro piacere di trasgredire, chi per insoddisfazione nel rapporto di coppia. Di certo il tradimento sembra avere le sue precise regole all’interno delle dinamiche di relazione e ragioni specifiche che cambiano da persona a persona.
Interessanti studi scoprono che non tutti sono inclini al tradimento allo stesso modo: chi solo sesso, chi per nuove emozioni, chi per distrazione. La relazione stabile è il vero successo della coppia, per altri invece una prigione: dipenderebbe da vari fattori esterni che favorirebbero il tradimento, dagli aspetti economici a quelli sessuali e sentimentali. Per Mark Kristen ricercatore dell”Indiana University” a prescindere dallo status economico e dall’intesa, ciò che rende “infedeli o dei fedelissimi” è il rapporto psicologico con la propria sessualità. Per gli uomini, l’insicurezza a letto renderebbe più inclini al tradimento. Mentre, di contro, una donna che vive nel timore di contrarre malattie o restare incinta tradirà molto meno. L’ansia da prestazione e l’insicurezza sarebbero il primo gradino verso l’infedeltà “per queste persone è più facile e rilassante relazionarsi con una sconosciuta, che nulla sa del loro passato sessuale”.
Dati e i numeri sul tradimento: studi condotti in più Paesi del mondo, hanno stabilito che la percentuale, per gli uomini, si aggira al 25% e per le donne al 15%. “Ma negli ultimi dieci anni il gap si è accorciato. Le donne ormai tradiscono quasi quanto gli uomini” dice Mark. Partendo da questo presupposto, il ricercatore americano ha sottoposto 506 uomini monogami e 416 donne monogame di 31 anni e per metà sposati, chiedendo loro di parlare della propria relazione. Emerge così che i due generi tradiscono con percentuali assai vicine: il 23% degli uomini e il 19% delle donne che hanno ammesso di aver flirtato di nascosto con una terza persona almeno una volta nel corso della propria relazione. Il profilo medio del traditore delineato dagli scienziati è di un soggetto religioso, con un buon posto di lavoro e una relazione coniugale infelice. Quello che spinge le donne al tradimento è “il sentirsi infelici all’interno della coppia o l’incompatibilità col partner”, questi fattori aumentano il rischio di concedersi qualche “libertà” di troppo.
In ogni caso, l’ansia da prestazione e paura di non essere all’altezza amplificano la tendenza all’infedeltà: il timore o la paura di non raggiungere l’orgasmo rendono più fedifraghi. “Capire a fondo la personalità sessuale è indispensabile per comprendere i meccanismi dell’infedeltà e permette di ottenere dati sul tradimento più attendibili di quelli ottenuti finora con calcoli demografici”, spiega Mark.
Francesca R. Tiberi, psicologa e sessuologa, scrive: “La soddisfazione sessuale e relazionale ha, sia per gli uomini che per le donne, un impatto molto forte sulla tendenza all’infedeltà e, dove un rapporto risulti mancante della componente affettiva o di quella sessuale, la probabilità di andare a cercare in un’altra persona un modo per compensare questo bisogno diventa molto alta. La monogamia deve essere una scelta nella coppia, una scelta dura che, se non supportata da una sicurezza personale e sessuale di base, diventa quasi impossibile da affrontare. Soffrire di una forte insicurezza sessuale nelle proprie capacità porta uomini e donne a cercare fuori dalla coppia gratifiche e rassicurazioni: il partner “estraneo” è scelto perché percepito come meno pericoloso per la propria autostima. Fallire con uno “sconosciuto” è meno stressante e, quindi, l’abbassamento dello stress emotivo legato alla prestazione aiuta a vivere in modo più soddisfacente la sessualità. Il rischio è però quello di entrare in un circolo vizioso dove le relazioni clandestine diventano necessarie per la propria sicurezza sessuale”.
“Infatti – continua l’esperta – il problema è che, una volta passata la paura, l’infedeltà diventa una vera e propria linfa vitale per il proprio ego e quindi si trasforma in una necessità. Ovviamente esistono persone con personalità più inclini al tradimento: solitamente sono uomini e donne che hanno difficoltà nel gestire e fronteggiare le frustrazioni, i piccoli e grandi “no” che la vita li porta a vivere. Questi soggetti hanno una maggior facilità nel cercare in altri partner ciò che non trovano col proprio compagno abituale. Il solo antidoto all’infedeltà risulta tuttavia, sempre e comunque, una relazione soddisfacente. Sia a livello emotivo che sessuale”.
L’antidoto quindi contro l’infedeltà, secondo gli esperti, è sempre e comunque la felicità. Che nel tradimento è sicuramente andata persa o addirittura è sconosciuta….