(Silvio D’Auria) – Una storia di abusi che ha fatto scoppiare il caso delle violenze sessuali ai danni di donne straniere nelle compagne del ragusano.
L’aveva “assunta” per la raccolta delle olive, un paio di settimane e con un’ottima retribuzione: tutto perfetto per lei, una donna rumena che da anni vive a Modica facendo la badante. Ma le richieste del datore di lavoro sono andate oltre. L’uomo, 65 anni, proprietario di un’azienda agricola, dopo qualche giorno con complimenti espliciti, è passato ai fatti finché ha abusato della donna che, in preda al panico, è scappata dall’azienda ed è stata ritrovata, tra i campi, in stato confusionale. Il 65enne è stato denunciato: dovrà rispondere di “abuso e violenza sessuale”.
“Il fenomeno esiste – dice il Prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè – ma va dimensionato nei suoi reali contorni”. Di questo si è parlato nel comitato provinciale per la pubblica sicurezza, presieduto proprio dal Prefetto e con il Procuratore della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia, le associazioni di categoria che operano nel sociale e i sindaci dei comuni coinvolti: Vittoria, Acate e Santa Croce Camerina.
“Il fenomeno – ha continuato il Prefetto – sarà affrontato dalla prefettura di Ragusa attraverso una task force composta dalle tre forze di polizia, che coinvolgerà anche l’Asp e l’Inail per contrastare il lavoro nero e gli abusi sessuali sul posto di lavoro. Nel frattempo sarà compito della Procura procedere con le indagini in tal senso”. La generalizzazione del fenomeno rischia di screditare l’economia locale così come era successo, in passato, con le ‘zucchine gonfiate’ e il ‘pomodoro in odor di mafia’. L’allarme è stato lanciato dal sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, già qualche giorno fa, che in occasione del comitato per la pubblica sicurezza ha ribadito: “Sono preoccupato per il futuro della nostra agricoltura perché alcuni paesi esteri stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di non importare più prodotti provenienti dalle aziende del nostro territorio e questo ci recherebbe un danno non indifferente”.