Questa mattina, durante la votazione della fiducia sul decreto “Sblocca Italia”, alcuni attivisti di Greenpeace hanno tentato di aprire uno striscione con scritto “no trivelle, sì rinnovabili” all’interno della Camera dei Deputati e sono stati bloccati dai commessi. Gli attivisti protestano in particolare contro l’articolo 38 del decreto, ribattezzato “Sblocca trivelle”, perché rischia di rendere i mari italiani un far west in mano ai petrolieri, mettendo in pericolo l’ecosistema marino per estrarre poche gocce di petrolio.
“Multinazionali energetiche e governi – scrivono gli attivisti sul loro blog dove è stata anche avviata una petizione – ci raccontano che carbone, petrolio, gas e nucleare sono necessari e sicuri, ma la verità è una sola: provocano guerre, inquinamento, malattie e una moltitudine di costi per i cittadini. Basta, è giunto il momento di voltare le spalle alle fonti fossili! Come cittadini è nostro diritto e dovere chiedere per l’Italia e l’Europa un futuro pulito e sicuro.