Mehdi Hassan, 19 anni, nome di battaglia Abu Dujana, aveva lasciato Portsmouth per recarsi in Siria nel 2013.
A confermare che il giovane sarebbe morto mentre combatteva tra le fila dello Stato Islamico nella città curda di Kobane, è stata la sua stessa famiglia che ha dichiarato a ITV News che le immagini del suo corpo pubblicate sui social media da jihadisti dell’ISIS, erano autentiche.
Hassan aveva frequentato una scuola cattolica privata in Hampshire ma anzichè iscriversi all’università, come aveva sempre desiderato, lo scorso anno era partito per la Siria insiee ad altri quattro ragazzi di Portsmouth.
Secondo i familiari, il ragazzo si era recato in Siria per aiutare i siriani e di recente aveva preso in considerazione il ritorno in Inghilterra, ma era preoccupato per il timore di un processo con l’accusa di terrorismo.
Un timore fondato visto che del gruppo con il quale era partito alla volta della Siria, tre sono morti, uno gravemente ferito, uno è in carcere in Gran Bretagna dopo il ritorno dal Jihad e lo stesso Hassan, più volte, si era visto bloccare profili Twitter sui aveva mantenuto comportamenti da terrorista.
I suoi ultimi tweet risalgono al 17 ottobre e riguardano i costi dei bombardamenti da parte della coalizione internazionale in guerra contro l’ISIS e i curdi contro i quali stava combattendo a Kobane, definiti “troppo codardi per lasciare la sicurezza delle loro pareti”. Twitt che mostrano una realtà ben diversa da quella descritta dalla famiglia del 19enne britannico.