Con tutta il rispetto dovuto ad un Capo di Stato democraticamente eletto e tanto più in una Repubblica presidenziale dove il suo ruolo non dovrebbe limitarsi a tagliare nastri inaugurali, si ritiene utile consigliare al Presidente francese François Hollande di non esprimersi pubblicamente se non dopo accurate verifiche, riletture, riflessioni… su quanto intende dire. Per forza tracolla nei sondaggi. Dice una cosa ne sbaglia due.
Va bene che è un Presidente “normale” e che questo tormentone se l’è tirato addosso da solo forse in previsione delle gaffe che avrebbe accumulato nel corso del suo mandato presidenziale, va bene che un presidente può anche essere distratto come tutti i comuni mortali ma un po’ d’autocontrollo Monsieur le Président! Suvvia!
Ieri, mentre avvenivano scontri tra le forze nigeriane e militanti di Boko Haram, i terroristi che hanno rapito le liceali nigeriane per ridurle in schiavitù e peggio, Hollande ha affermato di detenere “informazioni sulla loro liberazione nelle prossime ore o giorni”. Affermazione che ci siamo guardati bene dal pubblicare perché gli scontri in corso non corrispondevano a tanto ottimismo.
Le gaffe e le promesse impossibili del Presidente sarebbero divertenti anche quando si tratta di disoccupazione e di altri problemi sociali che ormai obnubilano i nostri pensieri, talvolta è meglio ridere che straziarsi.
Ma questa volta stiamo parlando di una tragedia e se trattativa in corso c’è, meglio lasciar fare i negoziatori o chi per loro.
Monsieur Hollande, un po’ di silenzio per cortesia.
Luisa Pace