Ennesimo polpettone in perfetto stile hollywoodiano con un’armata islamica che combatte contro le forze alleate dell’Occidente. Un polpettone senza trama, senza un cast, che ha per protagonista la più grande forza armata che il mondo abbia mai visto: Lo Stato Islamico!
Il finale di questo video non è difficile da immaginare: L’ISIS vince e distrugge le armate avversarie! Un kolossal dei kolossal che sicuramente non vincerebbe mai un premio Oscar ma che potrebbe far fortuna nel settore dei videogiochi dedicati ad amanti del genere.
Un’esplosione, nel vero senso della parola, di militari, jihadisti, crociati e musulmani dei tempi del regno di Saladino. Battaglie ricostruite e battaglie inventate che sono poi la vera “arma segreta” di tutto il filmato che ha il fine di terrorizzare l’opinione pubblica dei paesi che fanno parte della coalizione internazionale in guerra contro i terroristi dello Stato Islamico, per spingerli ad impedire ai propri governi a ripensarci e abbandonare la coalizione.
Riferimenti storici, spettacolarizzazione di eventi realmente accaduti e di altri visti in prospettiva, fanno di questo video dell’ISIS una narrazione storica legata ad una futurista priva di valore realistico, fondata su effetti cinematografici, che nell’essere poco credibile finisce con ridicolizzare gli aspetti economici, militari e religiosi ai quali fa riferimento.
Se fosse solo un brutto film potremmo non andare al cinema per vederlo e tutto finirebbe lì.
“Europei, lo Stato Islamico non ha iniziato una guerra contro di voi, come i vostri governi e media cercano di farvi credere, siete stati voi ad iniziare ad aggredirci, questo merita il nostro biasimo e pagherete un caro prezzo” – si legge nei sottotitoli del video. Aspetti che non possono essere ignorati visto che molte delle immagini fanno riferimento a città italiane ed a simboli del cristianesimo, mentre i sottotitoli in inglese annunciano una guerra senza fine da parte di terroristi disposti al suicidio.
“Pagherete il prezzo quando le vostre economie crolleranno. Pagherete il prezzo quando i vostri figli saranno mandati in guerra a pagamento contro di noi; pagherete il prezzo perché preoccupati di viaggiare in qualunque paese. Pagherete il prezzo camminando per le vostre strade, voltandovi a destra ed a sinistra, temendo i Musulmani. Non vi sentirete sicuri neanche nelle vostre camere da letto. Pagherete il prezzo quando questa crociata crollerà e poi vi colpiremo nei vostri paesi natali e dopo non sarete più capaci di danneggiare nessuno. Pagherete il prezzo ed abbiamo preparato per voi ciò che vi darà dolore”.
Il video, ancora una volta titolato “UN MESSAGGIO AGLI ALLEATI DEGLI USA” si rivolge agli occidentali, definiti “crociati” rimarcando che la situazione è più pericolosa di quanto si possa immaginare: “Vi abbiamo avvertiti che siamo in una nuova era, un’era in cui lo Stato Islamico, i suoi soldati ed i suoi figli sono leader e non schiavi. Si tratta di un popolo che attraverso i tempi non ha conosciuto la sconfitta. Il risultato delle sue battaglie è giunto prima del loro inizio. Crociati, avete realizzato la minaccia dello Stato islamico ma non siete ancora coscienti della cura e non scoprirete la cura perché non esiste. Se lo combattete, diventerà più forte e rude. Se lo lasciate solo, crescerà e si espanderà. Vi promettiamo quindi che questa campagna sarà la vostra campagna finale. Sarà spezzata e sconfitta, proprio come le vostre precedenti campagne sono state spezzate e sconfitte. Salvo che questa volta vi faremo delle incursioni mentre voi non ci inseguirete mai. Conquisteremo la vostra Roma, spezzeremo le vostre croci e schiavizzeremo le vostre donne. Se non vi raggiungiamo in quel momento, allora i nostri figli e nipoti vi raggiungeranno e venderanno i vostri figli come schiavi al mercato”.
Nonostante non si possano ignorare le minacce, la realizzazione di questo video rappresenta l’eccesso di sicumera e arroganza da parte di chi ha la consapevolezza di saper utilizzare a fini propagandistici le immagini, dimenticando però che nella produzione della comunicazione mediatica e cinematografica l’Occidente ha una vasta cultura che non si limita a quella dei cartoni animati e se in passato si è commesso l’errore di sottovalutare la pericolosità dell’ISIS, certamente non sarà così per il futuro.
A ben analizzare i contenuti del video, questo eccesso di sicurezza, la violenza delle immagini e delle parole, potrebbe anche trovare una diversa chiave di lettura, visto che potrebbero rappresentare la necessità dell’ISIS di minacciare il mondo per paura che i governi delle nostre nazioni possano intervenire in maniera più incisiva in questa guerra che comunque sembra ormai inevitabile.
Gian J. Morici
Immagini tratte dal video: