Si è tenuta oggi a Parigi la conferenza internazionale sulla pace e la sicurezza in Iraq alla quale hanno partecipato i rappresentanti di Bahrain, Belgio, Canada, Cina, Repubblica Ceca, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Iraq, Italia, Giappone, Giordania, Kuwait, Libano, Paesi Bassi, Norvegia, Oman, Qatar, Russia, Arabia Arabia, Spagna, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Lega Araba, Unione Europea e Nazioni Unite.
Tutti i rappresentanti dei paesi presenti alla conferenza hanno espresso il loro impegno per l’unità, l’integrità territoriale e la sovranità dell’Iraq, accogliendo con favore la formazione di un nuovo governo sotto l’autorità del primo ministro Haidar al-Abadi al quale hanno offerto pieno sostegno per rafforzare lo Stato di diritto, attuare una politica di inclusione e assicurarsi che tutti i componenti siano equamente rappresentati all’interno le istituzioni federali e tutti i cittadini siano trattati allo stesso modo.
Queste misure sono rese necessarie per affrontare le minacce che i gruppi terroristici, in particolare l’ISIL, rappresentano per i cittadini iracheni e per l’intera comunità internazionale, condannando all’unanimità i crimini e gli atti di violenza di massa che l’ISIL commette contro i civili, comprese le minoranze più vulnerabili, che possono costituire crimini contro l’umanità. I partecipanti alla conferenza hanno convenuto sulla necessità di cooperare e fare di tutto per garantire che i colpevoli siano assicurati alla giustizia, sottolinenando l’urgente necessità di rimuovere l’ISIL dalle regioni in cui si è stabilito in Iraq. A tal fine, si sono impegnati a sostenere il nuovo governo iracheno nella lotta contro il terrorismo con ogni mezzo necessario, compresa un’adeguata assistenza militare, in linea con le esigenze espresse dalle autorità irachene, conformemente al diritto internazionale e senza compromettere sicurezza civile, riaffermando il loro impegno anche alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla lotta contro il terrorismo e le sue fonti di reclutamento e di finanziamento, in particolare la risoluzione 2170 si farà in modo che questa risoluzione sia attuata correttamente e che siano assicurate le misure necessarie per centrare gli obbiettivi.
I partecipanti alla conferenza hanno inoltre riconosciuto che la Lega araba e l’Unione europea sono partner strategici a lungo termine per l’Iraq e hanno inoltre accolto con favore i risultati della conferenza di Jeddah 11 settembre 2014.
Tra le misure approvate quella di proseguire e aumentare, a seconda delle variazioni della situazione sul terreno, la fornitura di assistenza umanitaria di emergenza alle autorità governative e locali irachene, al fine di aiutarli ad accogliere e assistere i rifugiati e gli sfollati, perché possano tornare alle loro case in modo sicuro.
I partner internazionali hanno dichiarato di essere disposti ad aiutare l’Iraq nella sua opera di ricostruzione, con l’obiettivo di raggiungere uno sviluppo equo regionale, in particolare fornendo competenze, know-how e un adeguato sostegno finanziario, attraverso, per esempio, il fondo globale specifico per aiutare la ricostruzione delle zone devastate dall’ISIL, garantendo inoltre che gli impegni presi oggi sono implementati e seguiti in particolare nel quadro delle Nazioni Unite e durante le riunioni ad alto livello che si terranno in contemporanea all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.