19 Marzo 2024
Home Ucraina – La visione moscovita di Giulietto Chiesa

11 thoughts on “Ucraina – La visione moscovita di Giulietto Chiesa

  1. “L’Ucraina, oltre a rappresentare una grossa riserva di gas naturale,” …
    Questa, della grossa riserva di gas naturale in Ucraina è una novità assoluta.
    L’ultimo aggiornamento del Einstein Institute?

  2. Banale imprecisione visto che i giacimenti ai quali facevo riferimento sono quelli del gas di scisto (shale). Forse sarebbe il caso di abbonarsi agli aggiornamenti del “Einstein Institute”…
    Cordialmente
    Gian J.

  3. Pierpaolo rinuncia. E’ una lotta impari quella con Morici. A parte i gas di scisto i cui giacimenti più importanti si trovano nel bacino di Lublino, l’Ucraina, senza che per saperlo mi sia rivolto all’Einstein Institute, possiede riserve di gas naturale per 1.1 miliardi di metri cubi. La prossima volta documentati meglio prima di contestare quello che scrivono altri che mostrano di saperne più di te.

  4. Egregio Pierpaolo,
    Putin ha più di un valido motivo per giocare le carte di un’occupazione militare dell’Ucraina.
    La dissoluzione dell’Unione Sovietica ha comportato un arretramento dei confini della vasta area controllata da Mosca di circa 1.500 km. Questo ha portato alla perdita di posizioni strategiche che prima rientravano all’interno dei confini dell’URSS, seppur divise tra loro da semplici confini amministrativi.
    In questo contesto va vista la Crimea e il porto di Sebastopoli concesso da Kiev ai russi che ne hanno fatto la base della loro flotta e che rappresenta l’unica via d’accesso diretta ad altri mari. Ovvio che Putin non voglia correre il rischio di vedersi tagliata fuori questa importante via che permette il controllo di mari altrimenti difficilmente raggiungibili.
    Al presidente russo non rimane quindi che spingere in direzione di una secessione della penisola che porti la Crimea ad una annessione alla Federazione russa garantendo così il controllo di quell’area di particolare valenza strategica.
    Resta tuttavia intatto il problema della mancanza di continuità territoriale con la Russia che di fatto, nel caso di uno stravolgimento degli equilibri politici interni all’Ucraina, metterebbe in discussione ogni certezza di controllo dell’importante base navale.
    Da ciò il rischio che Putin possa pensare di invadere l’Ucraina. Un’arma a doppio taglio viste le sanzione che gli Stati Uniti imporrebbero in danno di Mosca e visto il rischio che un crollo dell’economia ucraina trascinerebbe quella niente affatto fiorente moscovita che nella regione ha le sue banche ed industrie.
    Se a questo aggiungiamo l’importante crocevia che l’Ucraina rappresenta per i gasdotti russi che da lì fanno passare l’80% del gas russo diretto all’Europa, ci rendiamo conto che la posta in gioco è altissima per entrambi i blocchi – quello occidentale e quello orientale – così come alto è il rischio di un conflitto armato nell’area in questione.
    Nessuno infatti può permettersi di perdere la partita. Chi accusa l’occidente di aver “promosso” la ribellione ucraina, dimentica forse che anche la Russia ha interesse ad alimentare tensioni interne che portino ad una secessione delle regioni filo-russe che rappresentano l’unica via d’accesso a Sebastopoli.
    L’Ucraina, purtroppo, sembra dunque destinata a doversi smembrare per soddisfare gli appetiti di Mosca e di Washington con buona pace dei bempensanti favorevoli all’uno o all’altro blocco.
    Con questo, spero di avere chiarito una volta per tutte la mia indipendenza intellettuale da qualsivoglia delle organizzazioni da lei in più occasioni citate.
    Cordialmente
    Gian J.

  5. Avevo già apprezzato il carattere ipertestuale inserito al commento precedente. Spero che l’orso (russo) si limiti solo a mostrare i denti e ciondolare la testa…
    G.J.

  6. L’iniziativa è tutta USA, dato che, ormai, i “poteri forti” al loro interno non hanno più nulla da perdere nell’avventura della guerra generalizzata; Putin reagisce.
    Ma è sicuro che l’orso russo non cederà la propria pelle gratis.

    P.S. Ho pasticciato con tag ed attributi XHTML, ma mi è servito per rinfrescare la memoria.

  7. Nell’immediato nulla di grave potrebbe accadere al territorio italiano, tuttavia vi sono preoccupanti segnali d’allarme. Primo fra tutti nessun TG riporta informazioni corrette, comunque sufficienti, su quello che sta accadendo (brutto segnale se si pensa alla gravità dell’escalation). Secondo, l’unica Cancelleria che avrebbe potuto iniziare una trattativa con i Russi è quella tedesca, ma a quanto sembra dalle dichiarazioni (se son vere), la Signora avrebbe riferito “Putin ha perso il senso della realtà” (brutto segnale, forse il senso della realtà l’ha perso il resto del pianeta). Terzo: nessuno si è chiesto perché quando ad offendere militarmente altri stati sovrani sono americani, inglesi e francesi, tutto è concesso? tutto è lecito e giusto? Se viceversa, e nemmeno siamo arrivati ad un attacco (ad oggi) ma ad una legittima difesa di interessa (per quanto discutibili), tutti urlano al cattivone di turno. Forse chi governa il mondo ha trovato pane per i suoi denti; difficile che Putin smorzi per primo la tensione in gioco, troppi interessi da TUTTE le parti… nessuno parla degli INTERESSI europei… di questa Europa Unita che fino ad oggi grandi benefici non sembra aver donato, soprattutto alle sfortunate Grecia, Italia, Spagna… Più che una 3a’ Guerra Mondiale caro Frank Caruso, quello che spaventa di più è la totale mancanza di informazione su cosa stia avvenendo a livello mondiale in ambienti ECONOMICI e NON POLITICI… Nessun analista (militarista o sociologo) ad oggi ha redatto un “cosa potrebbe accadere” e la cosa è molto ambigua; per la serie: è possibile che ciò che accadrà nei prossimi mesi o anni sia già stato studiato e scritto a tavolino da un bel po? Per una volta sembra che Chiesa veda più in la del suo naso, più in la di tutti i nasi … Frank… per il momento spera solo che l’inverno finisca presto, il gas che entra nella tua abitazione, nelle nostre abitazione, nelle nostre centrali termoelettriche, transita tutto da Kiev… spera per il momento che Mosca non chiuda le saracinesche perché se la Germania ha altri canali di approvvigionamento, l’Italia No !

  8. @ Pierpaolo: Nel mio commento ho anch’io sostenuto che “l’orso russo” non venderà facilmente la sua pelle…

    @ Francys: Non condivido la “legittima difesa” di Putin, nè quella americana, nè quella europea. Credo nella libertà di un popolo a poter effettuare delle scelte in maniera democratica senza essere obbligato a dover essere servo di altri. Mi rendo conto che la mia è solo un’illusione. Riguardo al gas, il problema, al contrario, se lo sono posti gli investitori con le azioni Gazprom, il cui valore è sceso del 13%. Vedremo nei prossimi giorni quello che accadrà con Enel ed Eni che adesso corrono gli stessi rischi della Gazprom. Su Chiesa, quello che avevo da dire l’ho già scritto. Un vecchio giornalista della Pravda dei bei tempi andati, non avrebbe potuto far di meglio…
    Cordialmente
    Gian J. Morici

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