C’è chi parte dalla Leopolda, che sa tanto di Iolanda, per rottamare il partito con il quale viaggia come fosse in treno. C’è chi, incarnando il buon Bruto, rottama “diversamente” il proprio “Papi”. C’è poi chi invece sul “Vaffa” ha costruito il movimento democratico del “Qui comando io!”.
La politica italiana sta dando il meglio di sé, dedicandosi all’attività che più gli riesce meglio: la rottamazione. Dopo aver rottamato l’Italia e gli italiani, adesso si rottamano tra loro. Fuoco e fiamme. Tradimenti, insulti urlati a gran voce, strategiche tregue.
“La sinistra che non cambia – dice uno di sinistra (?) – diventa destra. La destra è a destra? Ecco che uno di destra la vuole più a sinistra. E il nuovo? Sembra lavato con un ottimo detersivo e somiglia sempre più a ciò che dice di voler abbattere.
In tutto questo i problemi degli italiani restano sullo sfondo. Gli americani spiavano le telefonate dei nostri politici? Aiuto che vergogna! Chissà cosa hanno sentito…
Per giorni ho provato a capire la nostra politica. Niente da fare. Che gran confusione… Poi, finalmente, ho capito:
“In una conferenza stampa a Nuova Delhi, Henry Kissinger ha dichiarato che verrà a Roma e andrà a pranzo dal Presidente Leone, ma non parlerà di politica perché quella italiana è, per lui, troppo difficile da capire. È la prima volta che Kissinger riconosce i limiti della propria intelligenza. Ma vogliamo rassicurarlo. A non capire la politica italiana ci sono anche cinquantacinque milioni di italiani, compresi coloro che la fanno”..
Indro Montanelli – Controcorrente – 31 ottobre 1974
Gjm
Quanti falsi diplomi sono stati venduti e comprati in Sicilia, anche nella zona della Valle dei Templi