Sarebbe di 39 morti il bilancio dei morti del bombardamento di Raqqa da parte dell’aviazione militare siriana che in un solo giorno, secondo quanto affermato dagli attivisti dell’opposizione al regime, avrebbero effettuato circa 25 raid aerei contro la popolazione civile.
Secondo fonti dell’opposizione, il violento attacco aereo rappresenterebbe soltanto l’ennesima rappresaglia da parte del regime che avrebbe così risposto all’abbattimento della statua del padre del presidente Bashar al-Assad.
“L’ennesimo gesto criminale di un dittatore che per non lasciare il potere è disposto a massacrare il proprio popolo” – commenta uno degli attivisti dei comitati anti-Assad.
Sul fronte internazionale della rivolta siriana, si apre intanto un’altra querelle. L’agenzia di stampa statale SANA ha notiziato del rinvenimento di una macchina fotografica, una parabola satellitare e altri strumenti di avanzata tecnologia ben mimetizzati con l’ambiente circostante, atti a fotografare, registrare ed inviare dati dalla regione costiera dove sono stati scoperti, a una non identificata base di ricezione.
Secondo quanto divulgato dalla SANA, l’apparecchiatura rinvenuta sarebbe una stazione di spionaggio israeliana.
gjm