19 Aprile 2024
Home Aragona – La prossima lapide in memoria della lapide ‘caduta’

18 thoughts on “Aragona – La prossima lapide in memoria della lapide ‘caduta’

  1. Domenica mattina c’era tanta gente e molte autorità in piazza Umberto, da trentanni circa il Prefetto di Agrigento non veniva ad Aragona e chissà cosa avranno pensato tutte quelle persone vedendo quella lapide sponsor.

  2. ehh …. caro Direttore,…. questo è quello che capita a chi si imbelletta utilizzando le ceneri degli eroi morti ammazzati al posto della cipria…

  3. Prendersi gioco delle persone non le rende alcun merito dott. Morici.Spesso mi capita di incontrarLa in via Atenea dove ci soffermiamo in cordiale conversazione scambiandoci segni di reciproca stima. La mia riservatezza la conosce, poteva perfettamente intuire che quella lapide era solo frutto di un errore a cui,tra le altre cose, immediatamente avevam posto rimedio nel toglierla…Ma Lei non perdona..poteva soffermarsi sul fatto che mai era stata restaurata dal 1928, poteva parlare della riuscita della manifestazione( ma nn lo ha fatto) poteva semplicemente farmi una telefonata ( ma non klo ha fatto). al contrario io ho chiamato il sig, Castellana ( della sua redazione)per spiegare e spiegarmi ( ma non è servito a nulla). Bisognava mettere in ridicolo gli uomini. Bel mestiere….comunque non mi tocco….non ho paura della morte così come non ho timore delle azioni che commetto ..anche se sbaglio in buona fede…ed in buona fede con umiltà dico: Ho sbagliato

  4. ah,dimenticavo….per scriverle significa che sono ancora vivo…se non mi dovesse vedere in via atenea non si preoccupi più di tanto.. un’ultima cosa…ricordi ai miei attenti concittadini che la statua del Milite è pericolante…servirebbe un cestello mobile per sistemarla….io di tasca ho speso fin troppi soldi per oragnizzare la manifestazione..spero che qualche indignatos aragonese possa recepire il mio appello….magari faccia un articolo lei dott. Morici dica che la statua è pericolante. Le rinnovo la stima

  5. Gent.mo Dottor Mula,
    non volevo certo prendermi gioco di Lei, che conosco, stimo e so quanto è riservato.
    Purtroppo c’è chi si è anche lamentato del fatto che la lapide fosse stata tolta…
    Quella che ‘era solo frutto di un errore’, per qualcuno – e non certo per Lei – era quasi diventata una ragion di Stato. Nell’apprezzare la Sua onestà intellettuale, la Sua modestia e il Suo impegno anche di carattere economico – verso Aragona e gli Aragonesi, Le rinnovo tutta la mia stima, dispiaciuto del fatto che involontariamente la vicenda abbia toccato anche persone che – come Lei – a differenza di altre non cercavano certamente momenti di gloria.
    Cordialmente
    Gian J. Morici

  6. Da cittadino libero,liberamente penso!
    Per me è vergognoso cercare sempre la visibilità ad ogni costo sfruttando un momento solenne che doveva servire solo ad onorare la memoria dei nostri compaesani morti in battaglia.
    Mi vergogno da aragonese di assistere a tali grottesche situazioni che ci portano alla ribalta della cronaca non per momenti di alto profilo,ma solo per sciocche vanità personali!!!
    dovevate lasciare la lapide a perenne memoria di una “STORICA MALAFIGURA”

  7. Rimuovendo la lapide avete mancato di rispetto a quanti hanno onorato quel giorno con la loro presenza, e questo indecoroso articolo non è da meno.
    Avreste fatto meglio ad approfondire il significato della frase riportata sulla lapide rimossa, la quale appartiene al padre costituente Piero Calamandrei, invece di perdervi in inutili e sterili invettive.
    I Signori inscritti in epigrafe si sono presi la briga di finanziare il progetto, tirando a lucido un monumento il cui epitaffio commemorativo originario non si vedeva neppure in controluce, abbandonato negli anni al suo destino e utilizzato come poggia bicchieri… e invece di ringraziare vi fregiate di aver tolto clandestinamente, nottetempo, una lapide.
    Mi rincresce a tal punto considerare che forse l’invidia in questo paese è più forte della cultura.

  8. Preg.mo dott. Morici, signori commentatori dei fatti quotidiani di Aragona, apprendo quanto anzi riferito dai Vostri scritti, degni di commento alcuno; tengo a puntualizzare quanto segue: ed appunto,
    mi amareggia apprendere che gli unici Suoi commenti sono stati riferiti alle ignote mani che hanno asportato la lapide commemorativa dell’evento; non invece, a Pietro Calamandrei autore della frase, a tante altre associazioni culturali come quella che presiedo (Lions), amministrazioni e privati cittadini, che si sono spesi ed hanno dedicato tempo e propri danari (non certamente pubblici) per realizzare un evento che ha avuto una grande risonanza a livello interporvinciale; sì, appunto, soldi propri in quanto l’Amministrazione comunale di Aragona per come Lei ben sa è in forte disavanzo economico e, quindi, il club Lions che mi onoro di presiedere, invece, di spendere quei pochi soldi che ha in bilancio a laute cene della cosiddetta beneficenza, ha preferito spenderli, così, per come avviene, anche, in altre città al parziale recupero del monumento ai caduti delle guerre mondiali.
    Le ricordo che mai nessun cittadino, associazioni culturali, attente amministrazioni che si son susseguite negli anni hanno avuto a cuore quello di commemorare i loro caduti in guerra.
    Mai alcuno ha avuto il piacere di sponsorizzare con proprio danaro un opera che resterà nella storia di Aragona; nè mai alcuna amministrazione aveva pensato di coinvolgere le forze armate tutte, la Prefettura, le altre amministrazioni viciniore, tutte presenti con i propri gonfaloni.
    Quanto da Lei testè detto mi lascia stupefatto, certamente non preoccupato della mia sorte. Anzi dovrebbe ricordare ai lettori cosa i Lions hanno fatto nel resto del mondo, anzi per non andare troppo lontano anche ad Agrigento: per esempio l’intervento di recupero di alcune strutture sportive in quella città: recuperate grazie all’interessamento dei privati; od ancora l’intitolazione delle vie al lungomare delle Dune di San Leone.
    Eviti di commentare sarcasticamente che: “…S’era preoccupato…magari assieme ad altri e, poi s’è rincuorato nell’apprendere delle ottime condizioni di salute di quanti citati nella lapide (sic.!). Gli unici morti, caduti per la giustizia e libertà, come indicato dalle due lapidi poste ai lati del monumento, sono e restano coloro i quali persero la vita nel corso delle due guerre mondiali…”.
    Nessuna gloria si è ricercata come forse Lei del tutto gratuitamente vuol fare, ricercando magari lo scoop, rinvenendo poi la lapide che per ora non c’è.
    Certamente, si potrà dire che qualcuno dopo ottantadue anni ha avuto modo di veder trascritto grazie all’interessamento di qualche altro sul marmo il nome di un Suo caro caduto in guerra; e come dice il carabiniere Travali: “…finalmente potrà piangere il fratello disperso in Jugoslavia…potrà portare un fiore su questo freddo marmo…”; tutto ciò comunque grazie alla caparbietà ed all’intuizione del Sindaco di Aragona, all’amico Gigi Mula, al club Lions Zolfare che mi onoro di rappresentare; sicuramente potrò vivere serenamente senza bisogno di toccarmi quelle parti che non sono esposte al sole come Lei dice. Certamente, se volessimo ciascuno di noi avere momenti di gloria allora che ben vengano questi momenti…magari sa purtroppo con i tempi che corrono, di tagli alle spese e di dissesti economici paventati, il nostro territorio ha bisogno di tante cose: tra le tante piccole cose per esempio la manutenzione dei campetti di c.da Fontes Episcopi, la mensa scolastica e per come dice lo stesso amico Gigi Mula il restauro del milite ignoto di piazza Umberto I che sta per crollare.
    Certamente, se vorrà la Sua testata potrà intestarsi una di queste opere, sponsorizzandone il costo. Non si preoccupi non faremo demagogia, nè criticheremo alcun epitaffio od alcuna dedica da Lei apposta, purché venga finaziata machiavellicamente parlando, da altri uomini “in cerca di gloria” per usare il Suo stile, che in un momento di paventata gloria, per come da Lei richiamata, avrebbero col proprio operato recuparato, dando lustro e dignità ad un monumento che finalmente, piuttosto d’essere utilizzato per “spiaccicarci” le locandine delle feste di Halloween o dei prossimi sposi, svolgerà d’ora in poi le sue funzioni: ovvero sia ricordare la memoria dei caduti in guerra.
    Tanto Le dovevo, distintamente la saluto.
    Il Presidente Lions club Zolfare Aragona, Comitini, Grotte, Racalmuto
    avv. Raimondo Cipolla

  9. Gent.mo Presidente Lions club Zolfare Aragona, Comitini, Grotte, Racalmuto, avv. Raimondo Cipolla, Le rispondo con una frase di Jean de La Bruyère: La modestia è per il merito quello che sono le ombre per le figure di un quadro: gli dà forza e rilievo.
    Sul resto della Sua opera letteraria, preferisco stendere un velo. Come è mio stile, lascio a Lei la possibilità di decidere se aggettivato o meno.
    Cordiali saluti
    Gian J. Morici

    ,

  10. Gent.le Gianluca, l’italiano è una bella lingua e ciò che è scritto legger si vuole. Dove ha letto che qualcuno si è fregiato di aver “tolto clandestinamente, nottetempo, una lapide”?
    Peccato, ha perso un’occasione per tacere.
    Cordialmente
    Gian J. Morici

  11. Sig. Gianluca e Preg.mo Presidente Lions Club Zolfare Aragona, Comitini, Grotte, Racalmuto, Avv. Raimondo Cipolla ancora stento a capire come una lapide apposta e inaugurata di fronte a sua Eccellenza il Prefetto di Agrigento e alle tante autorità presenti la scorsa domenica sia potuta scomparire nel nulla e senza che nessuno ne sappia niente.

    Chi ha tolto o ha fatto togliere la lapide? Aveto sporto denuncia? Magari si tratta di un furto e se non di un furto si tratta vogliamo sapere chi ha avuto l’idea di farla scomparire

    Saluti da Aragona

    Angelo Lascaris Claudio Tiberio Ducas Comneno di Bisanzio De Fernandis Cutigho di Aragona detto Angelo

  12. L’italiano è una bella lingua, l’ignoranza è una brutta bestia.

    Gent.mo Gian J. Morici,
    per rispondere alla Sua, e, mi creda, ne avrei fatto volentieri a meno,non ho letto da nessuna parte che qualcuno si è fregiato di aver “tolto clandestinamente, nottetempo, una lapide”, l’ho semplicemente constatato recandomi sui luoghi. Se qualcosa manca significa che qualcuno l’ha rimossa, nel caso di specie senza dire niente ad alcuno: si chiama prova empirica, constatabile anche dalle foto in articolo.
    Ebbene, se vogliamo trarre le conseguenze del caso,a prescindere dalle divergenti di opinioni sull’argomento: un’amministrazione seria valuta le scelte da fare ex ante, mai ex post! Nel caso in specie ha sicuramente peccato di crassa incoerenza.

    Cordialità

  13. PREG.MO DIRETTORE,
    CON QUANTO GIA’ SPIEGATO LO SCORSO GIORNO LA CONGEDO DEFINITIVAMENTE. PREFERISCO NON SUSCITARE IN LEI OD IN ALTRI INUTILE POLEMICA, NE’ OBBIETTARLE IN QUANTO SAREBBE INUTILITER DATA LE CONSIDERAZIONI CHE HA DELLA MODESTIA.
    QUANTO DA LEI RESO NON E’ CERTAMENTE SERVIZIO PUBBLICO: NON E’ NE’ CRONACA, NE’ CRITICA. NON SONO CERTAMENTE I SUOI LATINISMI O CITAZIONI A DOVERMI FARE RIFLETTERE. NON DOVRO’, CERTAMENTE, DARLE ALCUNA SCUSA PERCHE’ NON DOVREI SCUSARMI DEL MIO COMPORTAMENTO COME ALTRI HANNO FATTO; NE’ POSSO PREOCCUPARMI DELLA MIA INTEGRITA’ FISICA, DELLA MIA SALUTE PERCHE’ NON PENSO CHE COL SUO SCRITTO ABBIA VOLUTO INDIRETTAMENTE DIRMI QUALCHECOSA. SE DI MODESTIA DOVESSIMO PARLARE POTREI DIRLE MOLTO. FORSE NON MI CONOSCE BENE. TUTTI I MIEI COLLEGHI, IL MIO ORDINE PROFESSIONALE, I MIEI AMICI CHE MI CONOSCONO BENE POTRANNO TESTIMONIARLE IL CONTRARIO.
    SPERO PER LEI CHE ADOTTI, COMUNQUE, IN FUTURO CRITERI DI OBIETTIVITA’ E DI CRITICITA’ QUANDO DOVRA’ RIPORTARE FATTI E NOTIZIE.
    RIFLETTA, COMUNQUE, SE IL SERVIZIO DA LEI OFFERTO SEGUA I CRISMI DELL’INFORMAZIONE E DELLA CRITICA, SIA ESSA OBIETTIVA, MA SOPRATTUTTO CHE LA CONOSCENZA DEL FATTO SIA D’INTERESSE PUBBLICO; NON MI PARE CHE LA MODESTIA DI QUALCUNO POSSA ESSERE DI INTERESSE PUBBLICO; FACCIA BUONA CRITICA E QUINDI RENDA QUEL SERVIZIO PUBBLICO CHE LE E’ RICHIESTO E NON STERILE POLEMICA POCO COSTRUTTIVA; MI RACCOMANDO A LEI CRITICHI TUTTI PERO’ LE SUGGERISCO OLTRE CHE CRITICARE ANCHE COSTRUISCA QUALCOSA DI BUONO; FACCIA SERVIZIO PROPONGA PROGETTI E NON S’ATTACCHI TROPPO ALLE LAPIDE CHE NON C’E’. VADA OLTRE, NE PENSI DI FARE TACERE QUALCUNO CHE LA PENSA DIVERSAMENTE DA LEI.
    LIONS CLUB ZOLFARE ARAGONA
    IL PRESIDENTE CIPOLLA AVV. RAIMONDO

  14. Gent.mo avvocato Cipolla,
    potrei mai rispondere seriamente a chi allude al fatto che io possa aver voluto con un articolo lanciare messaggi che riguardino l’integrità fisica o la salute di qualcuno?
    Provo solo una grande tristezza e una pena infinita…
    Cordialmente
    Gian J. Morici

  15. Gent.le Gianluca,
    la risposta può trovarla nei commenti che altri hanno lasciato sul sito. Soggetti ai quali è doveroso riconoscere onestà intellettuale e quanto altro.
    Necessita che io li traduca affinchè anche lei possa comprenderli?
    Cordiali saluti
    G. J. Morici

  16. Mi fa veramente specie constatare quanto un direttore di giornale sia aperto alle opinioni altrui e attacchi personalmente quanti si pongano in contrasto con il suo modo di vedere le cose.
    Mi scuso quindi se “ho perso un’occasione per tacere” nell’esprimere un mio personale parere e per l’effetto spero che da oggi in poi possa solo trovare commenti a lei graditi tra le pagine di questo giornale.
    Sommessamente mi congedo… Requiem aeternam dona eis, Domine.

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