25 Aprile 2024
Home Aragona – “Donne e Politica a Confronto”

8 thoughts on “Aragona – “Donne e Politica a Confronto”

  1. Il maestro e gli alunni… Io vedo solo un tavolo fatto da uomini – che decidono -, pure un po’ ineducati visto che i cappellini durante le riunioni ufficiali vanno levati, e una platea fatta di poche donne. Il titolo più opportuno, secondo me, sarebbe stato: “Donne a cui viene spiegato come comportarsi” o meglio ancora “come darsi un’immagine tramite la donna”, in una considerazione, del genere femminile, siculo-pakistana riprendendo un’enorme gaffe del caro Giuliano Amato. Ps: come si fa a presentarsi come il nuovo, come il problem solving della situazione se fino a sei mesi fà, il candidato sindaco Parello, è stato assessore di quella giunta che tanto contesta? Se non si fosse trovato in linea con le decisioni di quella amministrazione, sarebbe potuto uscirne un anno dopo, due al massimo, ma non sei mesi prima della naturale scadenza. La credibilità è tutto nella vita signori. Pps: tanto per restare in tema di credibilità, come fa il candidato Pendolino a farsi appoggiare da una coalizione che va dall’Mpa e Fli a PD e IDV? E’ pur sempre vero che nei paesi le logiche di partito vengono meno, ma c’è un limite a tutto. Mi sa proprio che questi candidati non si sono mai posti il problema del termine credibilità. Poveri noi, mala tempora currunt…

  2. Io ho visto una platea di donne, (non poche) ero li presente.Questo incontro è stato organizzato x dare voce alle donne ,mamme lavoratrici,mogli ,figlie,compagne !! ho assistito ad una serie di proposte fatte dalle donne,che con molta semplicità di linguaggio hanno portato in evidenza alcune problematiche del nostro paese!!Non è stato organizzato per fare la vetrina sul palco,le vere Donne non hanno bisogno ne di foto,ne di passerelle….loro stanno lavorando per il rinnovamento e cambiamento di Aragona!! Non siate assetati di stupidità….chi deve andare ad amministrare il nostro comune non puo’ e non deve essere un incompetente!! Si Toto Parello era assessore sino a sei mesi fa allora??? entrambi le coalizioni bene o male sono state dentro alle amministrazioni ke si sono susseguite in questi anni ,che facciamo li fuciliamo al muro?? dobbiamo confrontarci su cosa vogliamo fare ,sulle proposte fattibili nell’immediato .Noi crediamo nel cambiamento non nel nuovo ma se nuovo sta x nuovo modo di amministrare e far politica allora accetto la parola nuovo!!

  3. Non toccate il soldato totò. Brava Simonetta fatti rispettare.
    p.s. la prossima volta, almeno per occhio di popolo, alcune donne mettetele al tavolo degli oratori……….. se non altro per rispetto al tema dell’incontro.

  4. Caro difensore di tutte le libertà (poi di quale nn è dato sapere)questo tuo sarcasmo la dice lunga ..questi sono gli elementi ke rappresentano la tua libertà?? ne puoi andare fiero!!! aprendo e kiudendo questa mia piccolissima polemica ripeto se avete bisogno di belle donne da mettere in vetrina credetemi basta cercare nei luoghi adatti e ne troverete a bizzeffe!!!predicare bene è facile ma razzolare male è ancor piu’ facile x voi.Cordialmente la saluto.

  5. Gent.mo sig. Morici, una piccola domanda: come mai alcuni commentatori/trici criticano qualsiasi cosa si riferisca all’amministrazione uscente, riuscendo a dimostrare che la pulce ha la tosse ed appena un commentatore critica una qualche loro attività si innervosiscono ed incominciano ad offendere? Boh? Scusi il disturbo e, con preoccupazione, devo darle ragione di nuovo, effettivamente certe volte diventa uno sfogatoio.
    Cordialmente.

  6. Gent.mo Difensore di tutte le libertà,
    voglio sperare che nel tempo il dibattito possa assumere toni diversi, trasformandosi in confronto costruttivo.
    Il giornale, ha il compito di informare su ciò che accade. A tal proposito, tengo a precisare la nostra disponibilità ad essere presenti a incontri organizzati da qualsiasi formazione politica e/o candidato sindaco.
    Tutto il resto, dipenderà soltanto da voi lettori…
    Cordiali saluti
    Gian J. Morici

  7. Il problema sta proprio nel fatto che le donne siano state in platea. Perché degli uomini ci dovrebbero dare la voce? Non siamo forse in grado di prendere la parola per le nostre capacità, il nostro modo di essere e la nostra voglia di fare? Perché degli uomini ci dovrebbero ascoltare e dare la possibilità di agire? Non siamo forse in grado di farlo?

    Purtroppo ciò che caratterizza la nostra società e che non le permette di andare avanti nell’ottica della parificazione dei due generi è il fatto che noi donne siamo ancora vincolate all’idea del politico-uomo, che ci releghiamo noi stesse a platea, aspettando che qualche uomo ci inciti a metterci in gioco o che qualche legge ci predisponga delle quote rosa.

    La politica va fatta con competenza. E la competenza si acquista sul campo. E quando parlo di “campo” mi riferisco all’esperienza pratica svolta non qualche mese prima della campagna elettorale, ma maturata negli anni. Mi riferisco al bene del paese ricercato ogni giorno con atti concreti e con competenza e alla preparazione adeguata per entrare in un consiglio comunale: perché purtroppo non bastano i buoni propositi, ma serve anche la conoscenza della macchina burocratica. E questa, purtroppo, non la si può costruire a posteriori.

    Del resto, vorrei ricordare che un assessore che fa parte di una giunta e ne esce qualche mese prima della naturale scadenza del mandato è compartecipe delle decisioni assunte dall’amministrazione in toto. Non essendo una carica elettiva e, quindi, essendo svincolata dalla delega dei cittadini, mi chiedo con quale coraggio ci si proponga come l’alternativa. Ci vuole coerenza, si diceva bene. Perché una campagna elettorale fatta solo su critiche lascia il tempo che trova.

    Dunque, come si può pensare che questo sia “nuovo” se fino a qualche mese fa era in quello che era chiamato “vecchio”? Su quale base un cittadino dovrebbe pensare che lo sia realmente? E poi, sempre secondo coerenza, come si può essere prima assessori di una giunta di sinistra e poi candidati di una coalizione di destra? Dove sono gli ideali (ammesso che ci siano)? O vale il pensiero della solita politica che si candida secondo opportunità?

    Poi, cara Simonetta….occorre sapere accettare le opinioni diverse, nel rispetto degli altri e con l’utilizzo dei toni adatti. Utilizzare parole come stupidità o parlare di predicare bene e razzolare male, denotano una scarsa propensione al confronto: nella vita e, soprattutto quando si vuole fare politica, bisogna sapere anche comunicare ( un piccolo consiglio per la tua futura campagna elettorale).

    All’esimio direttore mi permetto di avanzare una proposta da lettrice: mi piacerebbe leggere articoli che riportino i fatti e lascino da parte le considerazioni personali. Considerando che questo è l’unico e valido strumento attraverso il quale essere sempre al corrente di quello che succede (ed a questo va il mio ringraziamento), se fosse possibile mi piacerebbe formarmi una mia opinione. Essendo una semplice elettrice e credendo nell’importanza del mio voto, mi piacerebbe essere messa nelle condizioni di poter soppesare tutte le diverse opzioni.

    Grazie!

  8. Ringrazio sinceramente “lisistrata ” per il consiglio ,lo accetto ben volentieri.Non mi sembra pero’ che ho mai avuto problemi nel confrontarmi con nessuno sia tramite questo giornale che di persona.Ma neanche posso permettere che altri possano offendere senza rispondere per le rime.Per il resto spero che qualsiasi confronto da adesso in poi venga fatto di persona ,credo che il nostro paese abbia bisogno di rigenerarsi anche nella politica attiva.Cordialmente Simonetta.

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