“Se siete coerenti fate come Palermo: lasciate il terzo Polo e uniamoci in una sola coalizione per battere i zambutiani vecchi e nuovi, gli alfaniani e gli arnoniani che hanno malgovernato quest’ultimi anni la città.”
Ad affermarlo, Calogero Miccichè Coordinatore Provinciale di Sel. “Sel – continua Miccichè – ha contribuito a comporre la sinistra palermitana, senza la quale, divisa dalle primarie false, la citta capoluogo rischiava di essere consegnata in ostaggio al trio Lombardo-Lumia-Cracolici.
l’Idv di Orlando ha fatto bene a porre paletti, questo ha fatto si che il segretario regionale del Pd Lupo decidesse di non allearsi con il terzo Polo, pena la sconfitta di Rita Borsellino e quindi di Bersani che l’ ha voluta candidata alle primarie per cambiare Palermo .
Ora che tutto è stato positivamente chiarito nella città capoluogo di Regione si svolgeranno vere primarie di coalizione che si terranno il 4 marzo, che vinca il migliore. Però come Sel di Agrigento ci poniamo una domanda: perché nella nostra provincia il PD che si riconosce nell’area bersaniana con la corrente di Capodicasa, notoriamente avversa alla corrente dei lombardiani senza se e senza ma, cioè Lumia-Cracolici-Panepinto-Arnone, continuano a rimanere attaccati all’abbraccio mortale del Mpa di Di Mauro, al Fli di Gentile e, forse, del Grande Sud di Cimino? e guardando l’alleanza in proiezione del possibile ballottaggio con l’Udc di Zambuto?
E non ci vengano a dire che tutto è fatto per fermare l’odiato Arnone – continua Miccichè -, visto quale rappresentante di una parte dei poteri occulti, forti ed imprenditoriali di questa martoriata città. Ma se i poteri forti ed occulti si fanno rappresentare da Arnone gli altri sono tutti interi dentro le altre coalizioni, a partire da quelle di Zambuto, di Alfano nel rimanente terzo Polo e infine in presunte liste civiche politicamente orfane dell’imprenditore Moncada .
Se ormai persino le pietre sanno che tutti questi soggetti politici sono la vera causa dello disastro socio-economico e finanziario della città di Agrigento e provincia, non dobbiamo dimenticare che cosa ha rappresentato per Agrigento De Mauro nella sua storia politica, allora perché il Pd in modo incoerente preferisce allearsi dopo averlo ostacolato in passato?
Se queste sono le alleanze che il Pd vorrebbe mantenere per le elezioni amministrative, in particolare nei centri più importanti, quali sono gli elementi di discontinuità che vorrebbe lanciare ? ma forse tutto questo è solo una farsa solo per poter dare al secondo turno un sostegno all’Udc di Zambuto per un promessa fatta a Casini, per ottenere dall’altro canto la candidatura di Giacomo Di Benedetto per Raffadali .
Se è così diciamo: Bravo il Pd che preferisce mettere da parte persone pulite ed oneste come l’avvocato Aldo Virone di Raffadali ed allearsi con il partito dei post fascisti del presidente della camera Gianfranco Fini, con gli ex democristiani della peggiore corrente, come è stata quella di De Mauro e compagnia bella e perfino con quella degli ex berlusconiani di Miccichè-Dell’Utri-Cimino.
Sel, Idv, federazione della sinistra, movimenti e singole persone libere da tessere di partito hanno già deciso di marciare assieme sotto lo stesso simbolo denominato “per i beni comuni”, in perfetta sintonia con le battaglie referendarie vincenti come quella dell’acqua pubblica e contro tutte le privatizzazioni degli altri servizi pubblici. Da queste forze scaturirà il nome del candidato sindaco di Agrigento pronto a vincere e cambiare questa città.
Perciò cari signori del Pd – conclude il Coordinatore di Sel -, riflettete e dateci finalmente una risposta chiara, fatelo anche per i vostri iscritti che sono disorientati dalla vostra ambiguità.
Agrigento 5 febbraio 2012