Aragona (Agrigento)- Presidio agricoltori, autotrasportatori ed altri lavoratori aragonesi e dei comuni viciniori tenuto sulla SS 189 all’altezza del bivio di Aragona.
A seguito di un articolo pubblicato su un quotidiano a tiratura regionale, col quale si dà notizia che ad un’autocisterna diretta ad Agrigento per approvvigionare i distributori di carburante sarebbero state bucate le gomme al presidio di Aragona, abbiamo voluto approfondire una vicenda che fin da subito è stata oggetto di una nota inviata alla nostra redazione da parte di uno degli autori della protesta. Nella giornata di venerdì, avevamo anche raccolto le dichiarazioni di Stefano Cacciatore, uno dei manifestanti che aveva affermato: “Siamo degli onesti lavoratori e tra noi non si annida il malaffare… La nostra vuole essere una protesta pacifica e civile con cui manifestare tutto il nostro disagio e quello delle nostre famiglie”.
Una vicenda – quella del taglio delle gomme dell’autocisterna – che screditerebbe quanti pacificamente hanno manifestato e che ha indotto il nostro lettore, presente sul posto al momento della protesta, a prenderne le distanze ed effettuare le seguenti precisazioni:
“Nel tardo pomeriggio di venerdì, è passata scortata (un’autocisterna ndr) da 2 pattuglie di polizia e altre 3 pattuglie erano arrivate da Agrigento qualche minuto prima, poiché, credo, avevano dalla Questura la infondata preoccupazione che non la avremmo fatta passare. Ci è stato spiegato dal capo pattuglia che era diretta verso il rifornimento Q8 che si trova nelle vicinanze dell’Ospedale e che serviva per le emergenze (ambulanze, vigili del Fuoco e forze dell’ordine). Come è ovvio e come si può vedere, nessuno dei partecipanti al presidio ha fatto alcunché per impedire il rapido passaggio dell’autocisterna. Il presidio ha mostrato grande senso civico.
Le tre autocisterne che si notano nel filmato – di sabato (vedi video) – sono state fermate alle 6 di mattina circa e sono tutte vuote. Infatti stavano andando a caricare al deposito di Palermo. Successivamente gli autisti avranno avuto ordine dai proprietari delle autocisterne di tornare indietro, considerando anche che l’autocisterna bianca visibile in fondo era tornata indietro poiché bloccata a Lercara.
Nel complesso il presidio è stato gestito da persone serie che hanno dimostrato grande senso civico, facendo passare immediatamente autoambulanze e persone con auto private che necessitavano di raggiungere l’ospedale. Si è solo rallentato un po’ il traffico, peraltro scarso, fermando le auto in transito per qualche minuto e poi lasciandole proseguire. Da parte degli automobilisti fermati grande senso di rispetto e quasi nessuna protesta. E’ dispiaciuta ai partecipanti al presidio la quasi totale assenza di sostegno da parte dei cittadini di Aragona. In pochissimi sono venuti a portare la propria solidarietà. Sabato nel tardo pomeriggio è venuto il Sindaco insieme agli assessori Alongi e Cantone che si sono messi a disposizione per sensibilizzare la cittadinanza nel caso il presidio sarebbe continuato. Adesso si aspettano notizie dell’incontro a Roma tra Lombardo e Monti e poi vedremo. La notizia dice che al presidio di Aragona nel pomeriggio di sabato (e non in serata – ndr) sono state tagliate le gomme ad un autocisterna. A me non risulta, e sono stato lì fino alle 19.15. Quindi, sarà successo dopo, oppure ritengo possa non essere vero.
Il dubbio, ci ha indotti a chiedere presso la locale stazione dei Carabinieri l’eventuale conferma dello spiacevole accadimento. Da quanto riferitoci, nessuna denuncia sarebbe stata presentata in merito. Visto il discredito che una tale notizia getta su un presidio composto da persone esasperate ma perbene, dove potrebbe comunque esserci qualche testa calda con proprie ed individuali responsabilità, ad auspicare che venga sporta denuncia – e non solo sulla carta stampata – affinchè venga individuato l’eventuale responsabile di un gesto così indegno nei confronti di un collega, sono gli stessi manifestanti che, nel prendere le distanze dall’eventuale gesto, non ci stanno ad essere indicati ed etichettati come individui capaci di compiere atti delinquenziali.
Totò Castellana