Aragona (Agrigento)- Agricoltori, autotrasportatori ed altri onesti lavoratori, sia aragonesi che provenienti dai i comuni viciniori, stamane si sono dati appuntamento ad Aragona per un presidio spontaneo di protesta, occupando coi loro mezzi le corsie laterali della SS 189, all’altezza del bivio aragonese. Un dissenso pacifico e spontaneo che non si identifica con nessun altro movimento di protesta. “Non facciamo parte del Movimento dei Forconi – hanno precisato – e di nessun altro movimento di protesta, siamo un movimento spontaneo e siamo qui per la nostra sopravvivenza”.
“Siamo degli onesti lavoratori – ha dichiarato Stefano Cacciatore, uno dei presidianti – e tra noi non si annida il malaffare, il quale sta altrove nei palazzi del potere e nell’alta finanza. La nostra vuole essere una protesta pacifica e civile con cui manifestare tutto il nostri disagio e quello delle nostre famiglie. A breve gli agricoltori non saranno più in grado di far partire i loro trattori, i trasportatori i loro camion e i commercianti non potranno più alzare le saracinesche delle loro attività. Al Governo nazionale e regionale contestiamo il fatto che i debiti contratti dall’Itala nel passato non possono essere pagati da chi onestamente, cerca di lavorare ed ha lavorato tutta una vita”.
I soldi, affermano i manifestanti, andrebbero presi “in alto” dalle tasche dei più facoltosi anziché da quelle degli umili ed onesti lavoratori che da sempre lavorano per fare andare avanti il paese pagando le tasse. E’ chiaro che se aumenta il prezzo dei carburanti chi nell’immediato paga le conseguenze più alte, secondo i manifestanti, sono coloro che devono far partire i propri mezzi per produrre: agricoltori ed autotrasportatori in primis.
Pur non appartenendo a nessun movimento di protesta è stato precisato: “la nostra protesta continuerà anche nei prossimi giorni. Sicuramente saremo solidali con i nostri colleghi che stanno protestando in tutta l’isola notte e giorno. “Staremo qui sino a quando non avremo delle risposte concrete da chi di dovere. Siamo delle persone civili e non bloccheremo il traffico che comunque per motivi di sicurezza subirà dei rallentamenti”.
Gli agenti della locale stazione dei carabinieri presenti sul posto hanno garantito che il tutto si svolgesse senza disordini né pericoli sia per i manifestanti che per gli automobilisti in transito.
Totò Castellana
CARI AMICI ARAGONESI SONO CON VOI, PUR NON ESSENDO UN AGRICOLTORE SONO CON VOI, L’AGRICOLTURA E’ IL SETTORE CHE MAGGIORMENTE DOVREBBE ESSERE NELL’INTERESSE DI TUTTA LA COMUNITA’,INVECE E’ STATA DEGRADATA. PROVATE A PENSARE VOI CHE LEGGERETE QUESTO COMMENTO SE VERAMENTE SI FERMASSE L’AGRICOLTURA,CHE COSA SI MANGEREBBE? ACCIAIO AUTO CEMENTO ECC ECC.DIAMO RISPETTO A QUESTI SIGNORI E BENEFETTORI DELL’UMANITA’ AFFINCHE’ ABBIANO LA LORO DIGNITA’, A LORO RUBATA DA SPECULAZIONI DI POTENTI INTOCCABILI.SOLIEDARIETA PIENA DA UN VOSTRO CONCITTADINO. FURZATI DI DROCU.
Una protesta vergognosa, che ha valicato i limiti della democrazia. E non esito a dire che la più grave delle conseguenze della protesta sia stata la scomparsa dello Stato! Uno Stato ha lasciato da giorni milioni di cittadini siciliani ostaggio di delinquenti con comportamenti violenti che non possono trovare alcuna giustificazione.
molto interessanti anche i due così diversi commenti: diffondo anche all’estero 🙂
Una protesta va sempre ascoltata e compresa, poi è possibile condividerne o no le motivazioni, ma le accuse che stanno lanciando a questo movimento non rendono merito a chi le fa. Si tratta di lavoratori che consentono a tutti noi di svegliarci nelle nostre belle case e di avere tutto il necessario, se si fermano e ci privano dei loro servizi il minimo che dobbiamo loro è cercare di comprendere i motivi della protesta. O rischiamo di fare la figura di chi se ne frega di… come arriva la benzina ne proprio serbatoio.
VORREI RISPONDERE A MICHELE DICENDOGLI CHE LA VERGOGNA DOVREBBE ERRERE DI CHI NON E’ SOLIDALE CON LORO PERCHE LORO LOTTANO ANCHE PER TE.
IO sto con chi grida per i suoi diritti.anche se penso che la vera lotta la si deve fare nei palazzi dei poteri.CERCHIAMO INVECE DI CONTINUARE QUESTA LOTTA DENTRO LE CABINE ELETTORALI,VOTANDO CON CONSAPEVOLEZZA DIMENTICANDO E SOTTERRANDO LA CULTURA DEL CLIENTELISMO E ASSISTENZIALISMO .