29 Marzo 2024
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9 thoughts on “Villaggio Peruzzo – Senza troppe parole

  1. caro Gianni perchè dici “delle due l’una?” a mio avviso sono tutte e due percorribili le ipotesi:
    1) ad Arnone importa solo che non si faccia il depuratore, anche a costo di mettere a rischio l’incolumità degli abitanti;
    2)ad Arnone interessa sì la vita degli abitanti, ma non sa più come gestire una vicenda per la quale dovrebbe ammettere che lo scarico di liquami fognari in mare, ci farà subire la procedura d’infrazione da parte della Comunità Europea.

  2. Da quello che leggo (e ce ne sarebbero di documenti da valutare) ci vogliono gli stessi nove anni che ci vorrebbero per sistemare la faccenda, quelli che diceva il suo amico Lelio. Tanto vale cominciare a fare le cose per bene!!!

  3. Ma questo Arnone è il centro della politica? Che importanza ha, se gli altri fossero capaci se lo sarebbero messo già sotto le scarpe! 20 anni di cause,mentre si facevano non c’era modo di risolvere lo stesso il problema. E oggi? Qualcuno ha guardato le alternative? Si è pensato di farlo dove c’è uno meno “camurrusu” che fa storie? Il mare è lordo e il centro è un colabrodo!! Quì ci sono seri problemi e si fanno solo ipotesi e chiacchiere! Siamo stanchi, il depuratore al Villaggio? Certo parliamo per 3 anni di questo e poi fra altri 30 anni finiamo di fare tutte le opere che servono alla città. E lei gjm si mette a commentare gli interventi di tutti o piuttosto continuerà soltanto a fare quello che fa? Se la prende con uno che quando sbaglia ormai ce ne accorgiamo tutti, e lo conosciamo. Nessuno si vuole prendere responsabilità…

  4. Gent.ma Nadia,
    spero di continuare a fare ciò che faccio e, considerato che nessuno mi paga per questo, credo sia già tanto per una città che meriterebbe solo la classe politica che ha.
    Responsabilità? Non pensa me ne assuma già abbastanza??
    Quali altre responsabilità potrei o dovrei assumermi?
    Cordialmente
    gjm

  5. Nadia, ma tu quali responsabilità ti prendi? Cosa fai? O sei di quelle che pensano che basta commentare sui siti o su fb per cambiare le cose?

  6. Cara Nadia
    scenda dalla luna…..Arnone non è uno qualsiasi, fa parte di una casta
    politica di una sinistra obsoleta e compromessa che e presente in tutta Italia.
    I Dirigenti degli Ecologisti Democratici e di legambiente ne sono gli alfieri. Ti faccio una domanda, proprio perchè Arnone non è nessuno come può
    pensare di diventare Sindaco? Ci pensa eccome!! perchè ha alle spalle una forte organizzazzione,
    tant’è vero che dopo che ha annunciato la sua candidatuta finisce da Santoro ad accusare un consigliere comunale di sfruttare le indecenti regole che regolano i compensi dei politici siciliani.
    Santoro sapeva che Arnone si è di fatto candidato a Sindaco di Agrigento? se si doveva semplicemente dirlo, è molto diverso fare affermazioni disinteressate da semplice cittadino o farle da candidato sindaco in cerca di visibilità!!.

  7. Non so se ridere o piangere. Su forza, prendiamo i forconi e perseguitiamo Nadia perchè ha espresso un’opinione! E questo il problema, non pugnette ma fatti.

  8. Troppe Parole..la casta. Allora dovremo cominciare a discutere anche di altre figure che bivaccano al Comune da anni. Hamel, Vita, Picarella o di Cirino, Calabrese, Di Rosa…Qualcuno potrà obiettare che non si può fare di tutta l’erba un fascio. Gli rispondo che la poltrona non è un mestiere per nessuno, perlomeno se le cose devono funzionare. Si faccia avanti e commenti chi ha idee costruttive e non vuole solo far polemica.

  9. Signor Morici, ha proprio ragione lei: fino a quando Arnone deve sostenere che il completamento del depuratore sarebbe una follia, per gli effetti che la annunciata (pittosto che temuta) esondazione del fiume Akragas potrebbe produrre, allora richiama i disastri di Genova; non appena gli si prospetta che, in caso di esondazione, i pericoli alle abitazioni che costeggiano il fiume derivano solo da quest’ultimo e non dal depuratore, allora si dimentica di Genova e, addirittura, contesta anche gli eventuali interventi che dovrebbero essere eseguiti lungo gli argini del fiume, non già a protezione del depuratore, ma delle abitazioni stesse e dell’ex mulino Taglialavoro, oggi proprietà (a seguito di un acquisto milionario) della stessa Soprintendenza. Come dire, secondo il contorto punto di vista di Arnone: se il fiume esonda, e ‘è il depuratore, allora fa danni incalcolabili alle abitazioni; ma se il fiume esonda, ma in assenza del depuratore, le abitazioni non corrono alcun pericolo. PAROLA DI ARNONE (pensa un pò !!!).
    E pensare che i progettisti circa 15 anni fa si sono dovuti pure difendere dall’accusa di disastro colposo, sempre portata avanti da Arnone e dal P.M. di allora, Bianco, sol perchè le vasche del depuratore già costruite (a cantiere aperto e in corso) erano state riempite dalle acque del fiume, mentre invece i locali acquistati dalla Soprintendenza erano totalmente allagati.

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