Agrigento – Che il consigliere comunale Giuseppe Arnone non sapesse più a che Santo votarsi, ormai l’han compreso tutti, ma che da questo potesse arrivare ad inviare una lettera aperta a Don Baldo Reina, parroco della Chiesa della Madonna Assunta di San Leone, invitandolo ad interessarsi oltre che d’Acqua Santa, anche d’acqua di mare non inquinata ma “soltanto sporca”, non ce lo aspettavamo certamente.
Evidentemente è bastato il semplice ragionamento che la fonte battesimale contiene acqua e che durante il rito religioso si adopera il sale, per far sì che Arnone giungesse alla conclusione che acqua + sale = acqua di mare e che u fiumi du Babbaluciaru (fiume Akragas), potesse avere una certa attinenza con il fiume Giordano.
Mischiando sacro e profano, il consigliere abituato a testare la bontà dell’acqua di mare a suon di gargarismi e scorpacciate di patelle, ha pensato di coinvolgere un esponente della Chiesa agrigentina nelle sue performance che tanto hanno fatto ridere migliaia di agrigentini.
Pur nella consapevolezza che la probabile risposta di Don Baldo Reina non possa che essere il classico “scherza con i fanti e lascia stare i santi”, per dovere di cronaca e per non lasciare nulla d’intentato affinchè si compia il miracolo di avere un mare pulito (non ce ne voglia Don Baldo, al quale va tutta la nostra stima), pubblichiamo la lettera di Arnone:
Carissimo don Baldo,
Le invio la presente perché da sempre ho apprezzato il Suo spessore, la Sua intelligenza, la Sua serietà. E adesso, nella qualità di parroco di S. Leone, l’impegno e l’amore per il rilancio e la crescita della nostra borgata marinara.
Ovviamente, non intendo coinvolgerla nelle polemiche di questi mesi, bensì le chiedo soltanto un gesto d’amore per l’ambiente marino di S. Leone e per la verità, valori che certamente condividiamo.
Le chiedo, se, come spero, le condizioni del mare nei prossimi giorni lo permetteranno, di essere l’autorevole testimone che – con noi ambientalisti e alla presenza dei giornalisti e di tutti i cittadini interessati – si rechi in barca, sui tratti interessati del mare di S. Leone, ad operare i prelievi di acqua marina e a consegnarli personalmente sia al laboratorio pubblico dell’Azienda Sanitaria, sia al laboratorio chimico privato che effettua le analisi da inquinamento.
Appare estremamente utile che i cittadini, non solo di Agrigento, ma dell’intera Sicilia, possano avere dati certi sullo stato di salute del nostro mare. Dati certi essenziali per fondare una politica turistica finalizzata al rilancio economico – occupazionale.
Andremo assieme in barca, con i giornalisti, videocamera e fotografi, ad effettuare i prelievi anche dove scarica il pennello a mare, in modo da poter stabilire, inconfutabilmente, se i reflui fognari gestiti dal Comune e trattati da Girgenti Acque provocano fenomeni di degrado e inquinamento o se, al contrario, i tre milioni di euro spesi per rifare il pennello, su richiesta di Legambiente e dei cittadini due anni addietro, garantiscono – come sostengono le Autorità – un trattamento dei reflui ottimale.
Effettueremo i prelievi, non solo ove vi è la boa che segnala proprio gli scarichi a tre km dalla costa, ma anche nelle varie spiagge ove principalmente gli agrigentini effettuano la balneazione.
Le chiederemo di raccogliere personalmente i campioni di acqua e personalmente consegnarli, in presenza delle telecamere, a chi dovrà analizzarli.
La prego di accettare. Faremmo un grande servizio alla città, ai lavoratori, all’ambiente e alla verità. Ovviamente, se emergeranno problemi, saremo i primi a batterci perché siano risolti.
Giuseppe Arnone
Quando difendere l’indifendibile diventa un’ossessione. “L’AMBIENTALISTA” (si fa per dire) vuole ignorare che il pennello a mare non depura un bel niente, visto che scarica, SOLTANTO PIU’ LONTANO, i liquami così come sono, privati soltanto di pannolini e stracci trattenuti dalla semplice grigliatura.
I soldi per la ricostruzione del pennello a mare sono stati BUTTATI da Girgenti Acque (non si sa a spese di chi) in quanto lo stesso, non essendo preceduto da un adeguato impianto di depurazione è abusivo e fuori legge.
Ma che cavolo vuole dimostrare Arnone e a chi? Che le acque del mare sono eccellenti e non c’è bisogno di depurazione?
Può vantare forse di essere l’unico “ambientalista” in Italia e nel mondo a sostenere che l’impianto di depurazione, SE LE COSE STANNO COME DICE LUI, è superfluo.
Se ne è così sicuro, perchè si affanna tanto?
Non è che per caso teme che una volta per tutte la Procura chiarisca che le cose non stanno affatto come sostiene lui CON ECCESSIVO E INTERESSATO ACCANIMENTO, e cerca pure l’aiuto e l’indulgenza della snta chiesa?
E LA FARSA COSI’ CONTINUA…….. con il “NOSTRO” CHE NON SA PIU’ A QUALE SANTO VOTARSI, PUR DI SOPRAVVIVERE.
Lieti comunicarvi che addì 9 settembre dello anno 2011, presso lo Convento dello Ordine nostro, alcuna missiva mai giunse da cotal Arnone di Girgenti, affinchè lo nostro Priore fosse chiamato a testimoniar lo stato de le acque de lo mar di San Leone.
E quantunque a ciò si potesse arrivare, in questa lettera, desidero condividere lo pensiero di tutte le monache che è tal lontano dal trasformare lo Convento nostro nello laboratorio d’analisi che talun vorrebbe, quanto lontano è lo confine de lo universo da la terra.
Monaca di Monza
noooooo ditemi che non è vero. e Monsignor Montenegro cosa ne pensa di questa brillante idea di Arnone che vorrebbe il parroco a patrocinare i suoi spettacoli?
Stanlio (Beppe) e Ollio (Camillo) alias Arnone e Bosio ricominciano a braccetto lo sviamento dell’opinione pubblica sulla questione rete fognaria e depurazione..Cosa avranno in mente questa volta?? Staremo a vedere..
C’è qualcuno che ritiene che don Baldo Reina
sagace e dotto sacerdote,
preparato e pupillo di questa Diocesi,
certamente proiettato a breve a più impegnative “chiamate”
sia così sprovveduto e sciocco da farsi coinvolgere in questa comparsata?
Prendiamo atto che si tratta dell’ennesima (e, ahimè, non l’ultima) DIVERTENTE (come ama ripetere) sparata che un individuo che non ha ormai proprio nulla da perdere si ostina capricciosamente e testardamente a portare avanti nella speranza che del discorso mare lurido e vomitevole non si parli più fino alla prossima primavera..
Che in barca vada con i “suoi amici” (che millanta essere tanti),
che porti la new entry, inseparabile ….”Ancella”,
che recuperi (se può) la “piccola venere” che ormai l’ha ………….sgamato e prende le opportune distanze,
che inviti Realacci, Ferrante, Lumia…….
Se vuole può trovare sponda nei……. “disinteressati” del V. Peruzzo … si proprio quelli che coinvolge per la loro vicinanza al depuratore, del quale. POICHE’ IL PENNELLO ….DEPURA, NON C’E’ …..BISOGNO.
Questi messaggi subliminali sono anche per Zambuto, Buscaglia e Principato (UTC)
affinchè non si muova foglia.
(ma di questo silenzio…. gli agrigentini terranno in buon conto nei prossimi mesi)
A BUON RENDERE.
Arnone fai solo ridere, perche’ non fai i gargarismi quando il mare e’ pieno di schiume di dubbia provenienza?
Tu li fai solo nei punti dove l’acqua si vede lontano 100 miglia che e’ pulita.
Non c’è che dire una bella trovata a cui si deve però aggiungere la presenza di un Imam,e di un Rabbino.
Ma per una organizzazione perfetta ci vuole anche la Goletta……..
Che venga di nuovo Goletta Verde ed insieme ad Arnone faccia “assaggi e prelievi” l’iniziativa potrebbe terminare con un “bagno della salute” di Realacci , Ferrante e Della Seta (con il patrocinio del Penati , esperto nazionale in recupero aree inquinate e altro)
Leggendo la nota di Arnone oltre alla scontata ilarità qualcosa mi lascia perplesso…. Arnone dice testualmente.” tre milioni di euro spesi per rifare il pennello, su richiesta di Legambiente” quindi a richiedere l’inutile intervento è proprio Legambiente……di cui Arnone è dirigente nazionale.
Poiché ritengo possano esserci notevoli “conflitti di interesse” non sarebbe il caso di inviare alla magistratura l’intero incartamento, letterine di Arnone comprese.
Talé, iti affar’ ‘nc….