Funzionari rumeni hanno recuperato le 64 testate missilistiche che durante il fine settimana erano state rubate da un treno.
Secondo la BBC, il portavoce della polizia rumena, Florin Hulea, ha dichiarato che le testate rubate non erano pericolose in quanto mancavano dell’esplosivo.
Gli investigatori ritengono che i missili sino stati rubati per il loro valore di rottami metallici.
Un’ipotesi che appare assai inverosimile, considerato che il carico era custodito da ben 10 gendarmi. Commettere un furto di ferraglia, sottraendola alla scorta di dieci uomini, per poi rivendere il metallo, sarebbe pura follia.
Il Ministero dell’Economia della Bulgaria, ha affermato testate appartenevano a missili Grad, che sono normalmente lanciati da razzi lanciatori multipli.
E che si sa degli 11mila razzi anticarro,5mila katiuscia,30mila kalashnikov con 32 milioni di proiettili spariti dai bunker della nostra Marina militare nell’isola di Santo Stefano? Pare sia calato il silenzioso segreto di Stato. E’ una storia “affaire” di questi giorni!
Una storia “poco chiara”, anche se pare che il numero dei “pezzi” scomparsi sarebbe inferiore.
Dopo un “palleggio” tra marina ed esercito, si è trovata a soluzione più comoda: il segreto di stato!
In Romania, si tace l’accaduto fin quando la stampa non divulga la notizia. Dopo di che, si cerca di sminuire l’accaduto e di confondere l’opinione pubblica.
In Italia, paese più che mai democratico, applichiamo su tutto il Segreto di Stato.
E l’informazione? Tace. Consenziente, corrotta e collusa…
meno male.
diffondo.
Io penso che gran parte di quelle armi stanno facendo morti in libia, sponda esercito di liberazione…. Questo è il nostro regalo per non perdere il petrolio Libico