Agrigento – Del fumo di Monserrato, avevamo già scritto. A volte in modo serio, altre volte in maniera ironica, come quando citammo il motto che testualmente recita: “Non c’è fumo senza arrosto” (leggi qui l’articolo).
Ma poiché non c’è peggior sordo di colui che non vuol sentire, a nulla è servito neppure l’aver pubblicato del petcoke che era stoccato all’aperto e che venne poi fortunatamente tolto senza colpo ferire (nè sequestri, nè denunce) da parte degli stessi interessati(v. foto), né l’aver pubblicato le fotografie di un sito prossimo a Monserrato dove quasi ogni sera veniva bruciato un qualcosa non meglio identificato v. foto), né tantomeno l’aver pubblicato dell’iscrizione al registro degli indagati di Cuffaro, Lombardo e di Assessori regionali all’Ambiente, a seguito di fenomeni d’inquinamento atmosferico (leggi qui l’articolo).
Prendiamo atto che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma siamo anche in presenza del peggior cieco che non vuol vedere?
Le quattro foto, ritraggono i fumi che ieri sera, dopo un po’, hanno invaso il vallone alle spalle di Monserrato.
Inquinanti? Non inquinanti? Di certo non spetta a noi deciderlo, ma quello che ci lascia perplessi, il fatto che si possa “affumicare” un intero quartiere nel silenzio più assoluto di muti, ciechi, e, forse, anche sordi…
Gian J. Morici