In questi ultimi giorni in tutti i giornali, telegiornali, quotidiani online e siti web, si è – in parte per motivi puramente dettati dalla cronaca ed in parte per usi impropri – utilizzata la figura di San Calogero, come ad avvalorare quel che si scriveva o quello che si voleva imprimere secondo ideologie del tutto personali e talvolta anche faziose.
Il valore di san Calogero, con i suoi contenuti, non rovina le ragioni del bene pubblico, ne tantomeno mina il sentimento di Giustizia.
Ma non si possono pretendere dal Santo, così come non si può pretendere di accostarlo ad atti o scritti di mera prevaricazione a danno della natura o del prossimo. Esso aleggia in una dimensione più politica, intesa come l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti. La determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano (al di là delle definizioni, la politica in senso generale, riguardante “tutti” i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva. La politica, è l’occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo Stato o sue substrutture territoriali e in tal senso “fa politica” anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare.)
Anche San Calò fa politica dunque e non per fini di interesse privato. La fa con miracoli di intervento che tanti potrebbero testimoniare, nel complesso queste manifestazioni di potenza, di sorveglianza e di intervento attuato non sono cambiate nel tempo e nel susseguirsi della festa, anzi oggi più che mai risultano attuali ma sempre all’insegna della giustizia e del bene collettivo.
Chi dunque pretenda di attribuire al Santo Significati o con l’ausilio della sua immagine avallare falsità ed ingiustizia faccia un passo indietro, onde evitare le sue “Bastonature”.
Giuseppe Greco