25 Aprile 2024
Home GLI INQUINATI AGRIGENTINI continuano la PROTESTA per avere un MARE PULITO

11 thoughts on “GLI INQUINATI AGRIGENTINI continuano la PROTESTA per avere un MARE PULITO

  1. CONTINUA LA RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE IL DEPURATORE NELLA FASCIA COSTIERA
    VENERDI’ ORE 18.00 PUNTA DEL VIALE DELLA VITTORIA

  2. Ma dove sono il “sindacuzzo” ZAMBUTO, l’assessore LL.PP. del comune BUSCAGLIA, l’ing. capo del comune PRINCIPATO? Cosa ci vuole perchè escano dalle loro tane e dicano realmente come stanno le cose? Non esiste il licenziamento per la loro “evanescenza” ed “inadempienza”? Forse aspettano in eterno che qualcuno, come ha fatto Arnone fino ad oggi, decida per loro ?? In mano a chi siamo!!

  3. Hanno istituito un ufficio per questo problema caro Fabrizio, a loro, come dicevano un tempo i nostri nonni un c’apporta a facci!
    Però si ricandidano!, pensate voi che riscuoteranno lo stesso successo di Lillo Firetto??? Ai posteri l’ardua sentenza.

  4. E solo l’inizio…finalmente in rivolta il popolo agrigentino inquinato!

  5. Commento riproposto moderato:
    fineru i pira e finì u zu’ pe’. per qualche giornalista accuminciaru i pira e vinni u zu’ pe’. peccato che molti agrigentini avevanu creduto in questo giornalista. con questo articolo, fà finalmente vedere di che pasta è fatto http://www.sicilia24h.it/san-calo-non-e-inquinato_68611/ bravo arnone, continua a scrivere solo per chi la pensa come te, tanto oramai l’abbiamo capito tutti. sig. morici, cosa ne pensa lei dell’inquinamento e di quel direttore che sino a quasi due anni fà sembrava essersi trasformato nel difenzore civico degli agrigentini?

  6. Gent.mo Zu’ Pe’,
    sullo stato del mare di San Leone, abbiamo scritto parecchio lo scorso anno, quando con le analisi papillo-degustative, insulti e censure, un noto consigliere agrigentino provò a smentire quello che era dinanzi gli occhi di tutti e che poi la stessa Girgenti Acque ammise. A tal proposito, va ricordato che Goletta Verde (Legambiente) inserì San Leone tra i siti balneari più inquinati della Sicilia.
    Notizia questa, che venne riportata dalle maggiori testate giornalistiche di carattere nazionale.
    Evidentemente, quella “pubblicità”, non provocava danni all’immagine della nostra città…
    Riguardo a quanto lei mi chiede in merito all’operato di qualche giornalista, posso solo risponderle che credo nella libertà d’informazione e nella sua pluralità.
    Siete poi voi lettori, a giudicare quello che scriviamo.
    Cordiali saluti
    Gian J. Morici

  7. La cosa che ci farà tributare onore o disonore alla nostra morte saranno le nostre azioni, io invito tutti giornalisti e politici a giudicare bene circa alcune loro “uscite” rischierebbero di rovinare anche quel poco di buono che magari hanno prodotto nella loro vita. Ed essere ricordati solo come coloro che si macchiarono di fatti poco condivisibili per non dire peggio. Chi non vuole migliorare le sorti della propria città e anzi lo impedisce tradisce la propria Città i propri Concittadini. Se poi a questi signori non interessa il proprio buon nome si accomodino pure.. ci troverete ad osteggiarvi! Per tutto il tempo che sarà necessario farlo.

  8. Gentile Direttore

    Gli interventi che leggo sul tema in questione sono la manifestazione di un disagio grave che non dovrebbe essere ignorato. Credo che la pubblica amministrazione possa, e debba, fare qualcosa. Mi permetto di suggerire ai suoi concittadini di segnalare formalmente il problema ai nostri uffici, e ci faremo carico di fare (tramite Arpa Sicilia) tutte le verifiche ambientali del caso.

    Salvatore Anzà
    Dipartimento Regionale dell’Ambiente
    Servizio 7 “Pianificazione e governance acque e rifiuti”

  9. Gent. Dott. Anzà,
    la ringrazio per il suggerimento e l’invito rivolto ai miei tanti concittadini che da anni sono costretti a subire i disagi che può bene immaginare.
    Sono certo che il suo invito sarà accolto con favore e simpatia da quegli agrigentini che finalmente stanno prendendo coscienza del fatto che se non si attivano direttamente loro, in questa città non cambierà mai nulla.
    Cordiali saluti
    Gian J. Morici

  10. Gent. Dott. Anzà,
    Lei ha ragioni da vendere quando afferma che “”””la pubblica amministrazione possa, e debba, fare qualcosa”””””. Purtroppo l’unica cosa che l’amministrazione è capace di fare, è di starsene rintanata nel tentativo di sottrarsi agli scriteriati attacchi di tale Arnone attraverso una emittente televisiva contrattualizzata e connesso sito web, anteponendoli all’aperto dissenso e giuste critiche che le provengono da tutta la cittadinanza. A noi cittadini rimangono purtroppo tutti i sensi di colpa per avere consentito, ALMENO FINO AD OGGI, questo stato di cose, intollerabile.

  11. Hai ragione caro Fabrizio noi abbiamo avallato seppur in maniera passiva tutto ciò, mi viene in mente una lettura, terribilmente attuale, nella sua parabola, fatta mentre ero ricoverato a Palermo su San Calò e i suoi interventi miracolosi.
    Ebbene, San Calogero raggiungeva col bastone le mogli adultere nel sonno, o costoro sognavano di essere pestate: In un caso avvenne chè oltre a colpire la moglie il vecchio ebbe di mira anche il marito, lei per aver tradito lui per essere venuto meno al proprio dovere di non farsi tradire, ch’era anche un diritto. Da mesi infatti aveva dismesso la moglie (forse per fiacchezza, forse per altre cure), e San Calogero guardava tanto gli effetti quanto alle cause, che era a loro volta effetti d’altro. Ecco perchè si diceva, e forse ancor oggi si dice, che il santo aveva “gli occhi torti”, e guardava ai due capi. Mi viene quasi in modo del tutto naturale fare una trasposizione del testo e dell’Aneddoto con quello che è accaduto ed accade sino ai giorni nostri. La moglie, sono le amministrazioni che si sono via via succedute adultere perchè hanno tradito il mandato posto in essere dai loro elettori, Il marito quei cittadini che sono venuti meno ai loro doveri di non essere traditi che è anche un loro diritto! e infatti per fiacchezza o inedia che hanno legittimato questo stato di cose non facendo sentire la propria voce al pari delle pecore, rendendo intatto nel tempo questo andazzo. San Calò ci ha puniti tutti? amministratori e cittadini? gli uni rendendoli incapaci di governare gli altri rendendogli la vita affollata di problemi per decenni sempre gli stessi? Acqua, Spazzatura, degrado, frane, crolli, mare sporco etc etc etc….
    U vastuni di San Calò fà sempri miraculi, dicevano gli antichi, voglio vivamente sperare che ci apra la mente e che ci liberi finalmente da questa triste spirale che ha fatto sì che diventassimo ultimi in tutte le classifiche del vivere civile!

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