Agrigento – Protesta stamattina dinanzi al Comune, degli ex addetti ai gabinetti pubblici, che da mesi hanno perso il lavoro.
I lavoratori, hanno deciso di manifestare con un sit-in che potrebbero condurre anche durante le ore notturne, dinanzi al portone del Comune, dove hanno portato le bandiere di Cgil e Cisl e un cartello- denuncia, con su scritto “l’amministrazione comunale ci ha buttati nel cesso”.
In una città come la nostra, ridotta veramente ad un cesso, non avrebbero potuto essere più chiari nell’evidenziare come si trovino in mezzo ad una strada.
Le cause della perdita del lavoro, sarebbero da ricercare nelle gare d’appalto realizzate in ritardo e successivamente andate deserte.
Di conseguenza, il Comune ha ripreso a gestire direttamente il servizio con proprie unità lavorative.
Un servizio parziale, visto che alcuni dei bagni sono chiusi al pubblico e che fino a ieri i bagni erano persino sprovvisti della carta igienica.
Se dovessimo approfondire, scopriremmo che la gara, è stata indetta in modo tale che nessuno potesse avere interesse a chiedere l’assegnazione del servizio.
Se da una parte possiamo comprendere le difficoltà di un Comune sull’orlo del dissesto finanziario a mantenere un servizio, dall’altro, è incomprensibile che non si debba mai dire la verità e che si ricorra a quelli che sembrano piccoli espedienti per celare le condizioni economiche nelle quali versa il Comune di Agrigento.
A sentirsi presi per i fondelli, sono gli ex addetti ai gabinetti pubblici, che si stanno rendendo conto di ciò che accade e sono determinati a portare avanti la loro protesta.
Troverà l’Amministrazione il coraggio di spiegare loro che non è più possibile per ragioni economiche mantenere il servizio e che è arrivato il momento di tornare a fare i disoccupati?
Ma, forse, “politicamente” non conviene affrontare seriamente il problema, basterà rimandarlo alla prossima gara….
Gian J. Morici