Stamattina, come ogni giorno da qualche mese, mi incammino a piedi nella mia solita passeggiata per raggiungere il vicino centro di Fisiokinesi terapia. All’altezza della chiesa del campo sportivo ” Il Don Guanella”, proprio di fronte, nella villetta, mi accorgo, ma per la verità anche il giorno prima, che dei ragazzi giovani ma anche persone anziane, stavano pulendo la fontana dall’acqua ristagnata e dalle varie sporcizie, per la verità anche maleodoranti
Stavano ripulendo anche le aiuole, sistemandoci delle piantine (che poi ho saputo regalate da Don Calogero), stavano addirittura potando gli alberi. Sembrava un cantiere scuola. Tutti ,chi con delle forbici per potare, chi con rastrelli in mano, con pale, chi con una sega elettrica, tutti con un unico intento: far diventare più bello il loro quartiere, il campo sportivo, quartiere forse anche un po’ “dimenticato”.
Mi sono sentito fiero di essere agrigentino, di avere simili concittadini credetemi! Bravi ragazzi!, Lodevole la vostra operosità, vi fa onore, al di là di tutte le considerazioni che uno sarebbe tentato di fare. Sarebbe una mancanza di rispetto, ed oggi credetemi ne ho sentito tanto nei vostri confronti, ma anche nei confronti di tutti quei cittadini “attivi” che in ogni modo data la situazione contingente e di problematiche enormi che la nostra cara Agrigento sta attraversando, si sbracciano e sfuggono alla demagogia, e si mettono lì in prima persona a dire io sono qui! Potete contare su di me!
Ho parlato con Don Calogero, entusiasta sacerdote che riesce a calamitare ciò che di più buono alberga in ogni cuore, gli ho chiesto se era opera sua. No! mi ha replicato con convinzione e sprizzante di gioia, sono sorti in modo spontaneo! Io ho contribuito.
Mi sono fatto spiegare e lui mi ha raccontato che i ragazzi si sono autotassati. Ognuno con quello che poteva (il signore che vende angurie all’angolo ha dato 5 euro ed un’anguria ai volenterosi ragazzi).
Mi è sceso un brivido che è partito dal capo ed è arrivato scaricandosi a terra! Un brivido di felicità ma ancora meglio, da consapevolezza presa in quel momento che quello di cui io da qualche tempo sto parlando, con amici al bar e su internet, si è presentato lì, dinanzi a me, nel mio quartiere!
C’è un nuovo agrigentino, tempo fa avevo scritto con un commento su un quotidiano online, ne riprendo una parte del testo: (Un’altra generazione di agrigentini si è affacciata alla vita sociale ha scavalcato la finestra perchè non vuole essere uno spettatore al pari dei loro padri, vuole essere protagonista, non per il gusto di esserlo, ma per il gusto di voler fattivamente cambiare la propria condizione, la propria città, il proprio destino. E come una febbre contagiosa questo agrigentino sta contagiando il vecchio,che d’un tratto si riscopre leone.)
Ho per dovere di cronaca chiesto a diversi anziani molti dei quali conosco ma anche alcuni che assistevano soddisfatti a questi giovani volenterosi, se nella loro vita avessero assistito ad un fenomeno come analogo, cioè per riprendere un famoso discorso Americano: Non chiedetevi ciò che il vostro paese può fare per voi, ma quello che voi potete fare per il vostro paese … Be sapete cosa mi anno risposto? No!
Cari agrigentini è con gioia che affermo: Ecco il nuovo che avanza!
Giuseppe Greco
certo, concordo che questa deve essere l’eccezione che non conferma la regola, ma la peculiarità di una situazione come questa nata da una situazione di degrado e abbandono a causa di una deficenza della macchina amministrativa, denota d’altro canto una reazione attiva dei residenti che abbandonando qualsiasi forma di protesta polemica tante volte ahimè fine a se stessa, hanno preferito focalizzare le loro energie nell’intento di rendere la villetta vivibile e soprattutto bella. Questo è proprio quello che si vede passando davanti al Don Guanella.
la speranza è che la pubblica amministrazione sappia prendere la palla a sua volta e rispondere senza nessuna polemica al pari di questi Volenterosi Cittadini.