Lettera Congiunta sottoscritta da
Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino Forum Ambiente e Salute del Grande Salento – Rete Apartitica
18 giugno 2011
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Al Prefetto di Lecce
per conoscenza alla Regione Puglia, rappresentanti istituzionali e funzionari,
a tutti i rappresentanti istituzionali delle Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto
e ai Prefetti delle Province di Brindisi e Taranto
nello scandalo fotovoltaico lo Stato non ceda ai ricatti, siano essi occupazionali o d’altro tipo,
delle lobby politico-imprenditoriali trasversali della maxi devastante speculazione della “Green Economy Industriale”!
<<Lo Stato Smantelli tutti gli impianti fotovoltaici ed eolici irregolari!>>
Nessun pannello fotovoltaico va posto nei campi quali essi siano, ma solo sui tetti degli edifici recenti, questo vuol dire rispettare e fare rispettare il principio contenuto nell’art. 9 della nostra Costituzione che tutela il paesaggio della Nazione, non a caso insieme alla ricerca scientifica, e al progresso tecnologico! Principio tra i fondamentali e fondanti alla base della nostra Repubblica!
Sconfitto per sempre e finalmente lo spettro del nucleare dalla Terra Salentina, abbiamo ora il dovere civico e la responsabilità morale di salvarla dall’ immane devastazione eolica e fotovoltaica in progetto ed attuazione! Per salvare anche così le “rinnovabili buone”, quelle democratiche a zero impatto per l’ambiente che vedono i pannelli fotovoltaici posti sui tetti delle strutture recenti, da quelle aberranti, “rinnovabili cattive”, devastanti, che inseguono forme e modelli industriali ed oligopolistici ad altissimo impatto sull’ambiente!
Bisogna fermare tutta questa immane devastazione eolica e fotovoltaica che è solo e soltanto un “cataclisma inumano” generato dall’avidità e dalla pazzia di pochi uomini che hanno smarrito del tutto il contatto con la natura e dunque con loro stessi!
A Sua Eccellenza sig. Prefetto di Lecce, dott. Mario Tafaro,
alla sua Cortese URGENTE Attenzione,
e per conoscenza alla Regione Puglia, e a tutti i rappresentanti istituzionali delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto
La nostra sollecitazione diviene d’obbligo di fronte ai paradossi che si stanno verificando nel Salento dilaniato dalla speculazione dell’energia pulita, trasformata in energia anti-ecologia e anti-paesaggio, nonostante quest’ultimo sia massimamente tutelato dall’articolo 9 della nostra Costituzione (un articolo voluto anche con forza, al tempo della Costituente, da un giovanissimo Aldo Moro, onore e tra i figli migliori di questa regione).
In questi giorni infatti, amministratori locali, invischiati, più o meno, in buona fede, nella macchina della più grande speculazione della storia di Puglia, quella del fotovoltaico nei campi, come ciechi che non si rendono conto della distruzione del territorio che il fotovoltaico nei campi comporta, né della profonda incostituzionalità che pervade già fisiologicamente ogni impianto fotovoltaico che sottragga terreno agricolo e naturale, prendono le difese dell’indifendibile, e fanno divenire, ben oltre, gli enti pubblici da essi amministrati, corresponsabili dell’immane scempio in corso al grado doppio: uno per avere concesso autorizzazioni; due per prendere ora le difese di tale business e di tali impianti fotovoltaici nei campi, ma anche eolici industriali, (cioè impianti volti alla vendita dell’energia prodotta), in mare e sulla terraferma, falcidia uccelli e paesaggio quotidiano di ognuno di noi; il tutto in un quadro che vede ormai una lampante operazione di smascheramento da parte delle migliori nostre forze dell’ordine, in primis Guardia di Finanza, NOE – Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, assieme alla Magistratura, delle trame, spesso mafiose, ma comunque quasi sempre poco chiare, poste in Puglia, dietro queste energie in teoria “pulite”, ma nei fatti e nell’ingordigia speculativa, divenute sporche maschere sotto cui frodare lo Stato e gli incentivi dei cittadini, in nome di un “ecologia” calpestata, mistificata e vilipesa, e trasformata in strumento di morte della biodiversità, della bellezza e della cultura! E’ una “mala” della “Green Economy Industriale”, come autorevolmente denunciato dalla Commissione Bicamerale Antimafia in trasferta eccezionale d’emergenza in Puglia, alcuni mesi fa, il cui Presidente, il Senatore Giuseppe Pisanu, ha posto il sigillo di conferma sulle miriadi di denunce che da più parti sono giunte! Dal mondo civile, politico e dell’informazione che a livello locale e nazionali, fino a programmi Rai di inchiesta giornalistica, (come Report, Crash, Rai News sulla Rai, Exit su La7), fino alle denunce del giornalista Carlo Vulpio in prima serata nel programma “Il Mio Canto Libero” su Rai 1, e sul “Corriere della Sera”, e sempre sul Corriere con gli articoli dei giornalisti d’inchiesta Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, noti autori del best seller “La Casta”, ma ancora le inchieste giornalistiche su tutte le più grandi testate giornalistiche italiane nazionali e regionali e provinciali, e sulle emittenti di approfondimento locale, Telerama, Telenorba, Studio 100, Canale 8, ecc.), hanno fatto emergere tutti gli intrecci illegali ed immorali sottesi dietro la mala della Green che devasta il territorio. E poi le denunce giunte dalla Soprintendenza ai Beni Culturali per la Puglia, in una circolare a firma del suo Direttore Regionale, l’Arch. Ruggero Martines, e da ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente), in un comunicato del suo Direttore, il medico epidemiologo di fama internazionale, il Prof. Giorgio Assennato, che hanno ammonito sulla catastrofe ambientale, culturale e sanitaria sottesa, cui hanno fatto eco anche le importanti prese di posizione a difesa del paesaggio del Senatore Giorgio De Giuseppe, Difensore Civico della Provincia di Lecce, del suo predecessore l’Onorevole Giacinto Urso, e del Presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese; una posizione ed una denuncia contro lo scempio dei campi ad opera del fotovoltaico industriale e contro il mega e medio eolico, sulla terraferma ed in mare, che dilania il nostro comune orizzonte quotidiano e falcidia a centinaia i volatili, che è stata ribadita recentemente, sulla RAI in prima serata, dal noto opinionista e grande ecologista italiano, l’artista Adriano Celentano, nel programma AnnoZero; le inchieste aperte a decine dalla Magistratura e da tutte le Forze di Polizia nazionali, con centinaia di sequestri, ora dopo ora, e centinaia di indagati, e persino indagini della Polizia Europea (Europol), che ha denunciato in particolare le enormi operazioni di riciclaggio di denaro sporco sottese alla Green Economy. Tutto questo sintetizzato dalla Commissione Bicamerale Antimafia: questo settore della “Green Economy Industriale” è fortemente inquinato in Puglia, sin nelle sue radici più profonde, dalla malavita e da tutte le mafie ( Camorra, Mafia siciliana, Sacra Corona Unita, etc., Mafie internazionali e forse anche la stessa Mafia cinese ), ed è favorito in loco, in Puglia e in particolar modo nel Salento, nelle sue forme più devastanti ed industriali, (che danneggiano anche i piccoli imprenditori virtuosi, che pure vi sono e tanti, e che vorrebbero ubicare i pannelli solo sui tetti degli edifici recenti), da una “Mafia Borghese” (espressione, questa, coniata ad hoc per il caso fotovoltaico-Salento dallo stesso Senatore Beppe Pisanu) collusa strettamente con la politica, con le Banche, con una certa “imprenditoria” per nulla virtuosa tanto da poterla definire “spregiudicata” spinta solo da mire speculative e affaristiche, nonché con la bassa malavita territoriale, favorita quasi da una “criminalità istituzionalizzata” in Puglia, (che è riuscita spesso e localmente ad “istituzionalizzarsi”), come è stata definita da autorevoli analisti italiani recentemente, (tra cui eloquentemente dall’intellettuale e critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ne ha coniato l’espressione ad hoc per la realtà pugliese), che ha appositamente deregolamentato il settore aprendo le porte ad una “colonizzazione” vera e propria e senza precedenti, che, favorendo da un lato alcuni grossi sviluppatori locali e corrompendo il sistema politico-amministrativo locale trasversalmente, per il rilascio di mille autorizzazioni assurde ed inammissibili, ha trasformato il Salento in un malefico “Eden” per l’economia globalizzata, nuovo “Eldorado” per cinesi e austriaci, tedeschi e spagnoli, ma anche danesi, olandesi e lussemburghesi, senza contare gli immancabili imprenditori americani e persino i nuovi alfieri del “turbo-capitalismo” russo, sovente in odore di mafia; un “Far West” dell’illegalità e della devastazione di tutto, in questa “Corsa all’Oro” selvaggia e spregiudicata, come l’ha definita il TAR – Tribunale Amministrativo Regionale di Bari, una “crapula finanziaria” che si alimenta di devastazione del paesaggio, che strappa l’identità culturale ai salentini, calpesta ogni legge e principio, si sostiene meschinamente con il rigonfiamento delle bollette elettriche, oltre misura, che pendono sul capo dei cittadini svuotandone le tasche, anche immoralmente, in questi tempi di crisi (si avranno in Italia di conseguenza le bollette elettriche più elevate d’Europa e forse del mondo), e trasforma una terra verde e bella in un deserto post-industrializzato ed iper-elettrificato di alienanti orrori in ogni direzione dello sguardo ed in ogni dove! Con una iper-super-produzione di energia in loco di gran lunga superiore ad ogni locale fabbisogno! Cancellata l’economia florida turistica e agro-alimentare d’eccellenza e qualità di Puglia, che genera ricchezza diffusa! Se questa non è una catastrofe, uno stato di calamità artificiale da ingordigia di pochi ai danni di tutti! Cos’è?!
Un business che ha purtroppo scoperto coinvolte anche le maggiori associazioni ambientaliste italiane, eccezion fatta per Italia Nostra, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) ed altre. Uno scandalo che ha spezzato la base di queste stesse associazioni, coinvolte a vari livelli, nel business e divenute pertanto anch’esse colpevoli della tragedia in corso!
Immense, mai vistesi prima, campagne di imbonimento dei cittadini, a Lecce città e altrove, in questi ultimi anni e mesi, spesso ridicole, per chi ne è osservatore attento, cercano di piegare il consenso, con temi persino eco-terrorizzanti, eticamente discutibili, che fanno leva sulle paure dei cambiamenti climatici, ma che nascondono artatamente tutta la verità di intento speculativo sotteso e di devastazione, tutte le mille contraddizioni, e adottano le strategie più selvagge ed aggressive del marketing non per vendere prodotti, ma per attirar consensi con cui poi fanno leva sulla classe dirigente per ottenere autorizzazioni, costituzionalmente inammissibili! Vogliono giustificarci questo “stupro del bello”, della scenografia della nostra esistenza, questo “sterminio della vita”, dei suoli che producono da millenni i nostri vitali e tipici alimenti, degli habitat, del nostro habitat, dei volatili, con il discorso dei cambiamenti climatici globali contro la desertificazione naturale; per i quali, inoltre, è scientificamente ancora molto incerta la diretta responsabilità dell’uomo, dato che da millenni il clima cambia ciclicamente! E a fronte di tutto questo costrutto pseudo-giustificante, il paradosso più assurdo, la prova che smaschera ogni inganno: con il fotovoltaico nei campi si interviene “desertificando artificialmente” migliaia di ettari si suolo vivo e fin ad oggi ricco d’humus vitale! E in più ci chiediamo: ma torri eoliche di quella dimensione ed in tal numero, previste a decine o meglio a migliaia, nel solo basso Salento persino sulle sue serre, le sue uniche dolci colline, scrigni anche di tesori archeologici e di memorie oltre che di paesaggi, e nel nostro mare, sappiamo davvero che effetto avrebbero sul nostro clima rallentando e facendo perdere tanta energia alle masse d’aria di bassa quota!? Semplicemente non lo sappiamo! E poi il loro rumore infernale, il loro altissimo cumulativo inquinamento elettromagnetico da ELF (“Extremely Low Frequency”, onde elettromagnetiche a bassa frequenza) che in casi di lunghe esposizioni hanno effetti in studio di leucemie, ed altre neoplasie, sui bambini, e sui cittadini che fossero inconsapevolmente esposti, ecc. ecc.
Non è solo la distruzione del nostro “orizzonte quotidiano”, diritto acquisito di un popolo tutto che su una terra vive da millenni, come è di diritto l’acqua e l’aria, ma un rendere invivibile, alienante il nostro habitat, tanto da invogliare alla fuga; un territorio divenuto dominio di pale mastodontiche ed hi-tech ossessivamente rotanti nel cielo, prigione di pali d’acciaio in ogni direzione ed in ogni dove, persino in mare, causa di mortale stress per gli abitanti, che si ritroverebbero a vivere in uno scenario invivibile, o meglio sopravvivere, perché non si può chiamare vita quella di un uomo in uno spazio esteso vetrificato ovunque da pannelli fotovoltaici, senza più l’alternarsi dei colori delle stagioni nei colori della vita, delle piante, senza più volatili a librarsi nel cielo!
Non è poesia, Gentile Prefetto, non è poesia, ma è il presupposto d’ogni poesia, e dunque d’ogni gioia e dunque d’ogni vita che questa industrializzata “mala” politico-imprenditoriale della Green Economy, senza più alcun onore, vuole cancellare! A lei il dovere storico, e la responsabilità di dare un contributo importante per salvare la terra che amministra e difende in nome del popolo italiano e per conto del Governo della nostra Repubblica!
Le scriviamo per chiederLe di intervenire a repressione di tutto questo assurdo inimmaginabile fenomeno, che è lì, sotto i suoi occhi; non in documentario o film sul terzo mondo, o su una repubblica delle banane centro americana dominata dalle multinazionali straniere, o su una terra in mano ai potenti narcos militarizzati; no! E’ qui nel Salento da lei eccellentemente e saggiamente vigilato in nome del Governo e dunque del popolo Italiano!
Le scriviamo al fine di chiedere che Lei indirizzi d’urgenza amministratori, imprenditori degli impianti abusivi, forze di magistratura, a far sì che tutti i cantieri e impianti sequestrati nei campi, e nella natura in generale, di eolico e fotovoltaico, siano smantellati urgentemente e i siti restaurati in ruralità e naturalizzati, eventualmente rimboschiti, per il bene del pianeta, del micro-clima davvero, della fertilità dei suoli, della ricchezza vera del territorio legata a salubrità e piacevolezza di vita nella natura, e della legalità, così tanto offesa, cancellata quasi, tanto più oggi che assistiamo al tentativo immorale di alcuni imprenditori e pochi sparuti amministratori al loro seguito, di addurre inesistenti ricadute occupazionali, ( a ben vedere, invece, si tratta di impianti altamente automatizzati a regime, che necessitano di pochissime unità lavorative e per lo più di vigilanza “armata”), per chiedere addirittura, (“estorcere” con la minaccia di richieste di lauti risarcimenti), che Regione, forze dell’ordine e di magistratura siano più indulgenti e “chiudano un occhio” sulle illegalità commesse e sulla concessione delle autorizzazioni! Quasi praticamente a ordire uno scabroso e inaccettabile sodalizio scellerato tra enti controllori e trasgressori del diritto, quasi a voler trascinare e far diventare anche le stesse istituzioni corree di questi catastrofici delitti contro importantissimi ed inalienabili Beni Comuni dei cittadini. E già tanta diffusa collusione ha purtroppo permesso, come denunciato dal Senatore Beppe Pisanu, ex Ministro degli Interni, l’arrivo allo stato di tragedia che viviamo nel Salento, a causa di questa strumentale “ideologia dell’ energia” strisciante, e sfuggita ad ogni etico controllo!
E’ in gioco in tutto ciò l’onorabilità e la credibilità del nostro Stato, e siamo certi che Lei saprà porre gli interessi di tutti, il Bene Comune, che è inscindibile dal paesaggio e dalla natura, (come dalla buona tecnica che dice che i pannelli fotovoltaici vanno messi sui tetti di tutte le strutture recenti, dove diventano a sicuro impatto territoriale zero, e tolti dai campi e dagli specchi d’acqua, dove rappresentano un’aberrazione altamente impattante), e la legalità, sopra l’avidità e la prepotenza disposta ad “arrampicarsi sugli specchi”, di una disgregata masnada politico-imprenditoriale che ha deciso di fare del territorio salentino, che Lei amministra in rappresentanza del Governo italiano, terra di frode, distruzione e far west, dell’arricchimento facile a spese di ricchezze e di valori territoriali incommensurabili, e non monetizzabili, che appartengono a tutti e a tutta la nostra Nazione!
Chieda, in nome dei diritti delle future generazioni salentine, che:
Tutti gli impianti industriali di eolico e fotovoltaico viziati da illegalità siano smantellati, i siti bonificati e la natura ripristinata!
Affermi, come giusto che sia, alla luce del danno ad essi connaturato, che ogni sanatoria possibile passa solo e soltanto dal loro SMANTELLAMENTO urgente!
Si emettono ordinanze giustissime di demolizione per piccoli abusivismi edilizi di privati cittadini, a volte frutto di sacrifici di una vita, per difformità con i progetti, o per assenza di autorizzazioni, che fanno onore alle forze dell’ordine e di giustizia e rispondono alla richiesta attenzione per il paesaggio invocata dalla comunità; anche addirittura abbiamo assistito ad ordinanze di abbattimento di opere architettoniche in pietra a secco squisite e perfettamente intonate con il paesaggio, e le abbiamo viste eseguire, quest’ultime, con un pizzico di amarezza, per il valore artistico e identitario che in tal caso, raro, aveva contraddistinto le minimali strutture, muretti a secco, casette a secco con tegole, cannicciata e travi lignee, trulli. Era il caso alcuni mesi fa di un agriturismo in una masseria nel cuore del Parco dei Paduli e nel Parco della Serra di Supersano, dove con queste validissime soluzioni tecniche ed estetiche si erano ampliate alcune volumetrie di recente.
Se ora di fronte a questi estesissimi illegali ed immorali “stupri industriali fotovoltaici ed eolici” del paesaggio e della legalità tutta, che in più sottendono una frode ai cittadini e alle casse dello Stato enorme, dovessimo assistere a “vili sanatorie”, sarebbe un’offesa per tutti gli italiani, e sarebbe un grave indignante confermare le parole del legislatore ateniese Solone « La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi. »! Sarebbe, se così fosse, inaccettabile che i piatti della Bilancia della Giustizia non si siano posti ancora in pareggio dopo 2500 anni da quando in Grecia son state poste, anche dallo stesso Solone, le basi della nostra stessa civiltà!
Faccia appello agli inquirenti affinché indirizzino con decisione i controlli e le indagini sulle connessioni, le reti e le pratiche illegali della speculazione cresciuta all’ombra degli incentivi di Stato alle rinnovabili.
Chieda che siano riviste anche le situazioni di tutti quegli impianti che hanno goduto di decisioni troppo favorevoli da parte della giustizia amministrativa
Il 2011 è l’Anno Internazionale delle Foreste: la Regione finanzi i boschi sui terreni dove si son compiute le illegalità fotovoltaiche! Dopo gli accordi di Bretton Wood alla fine della seconda Guerra mondiale per assicurare pace sociale e benessere diffuso al Salento disboscato ed impoverito da decenni di depredazione fu previsto il forte rimboschimento delle sue terre in ogni dove con piante autoctone … ma come Lei può vedere nulla di tutto ciò è stato attuato ed oggi quelle stesse terre vengono private anche del loro humus e sventrate in questa sporca speculazione che ha sporcato anche le energie che dovevano essere pulite, ma che pulite non sono e non possono essere in questa implementazione industriale che le strappa ai cittadini, ai tetti e le pone in regime di oligopolio!
Chieda al Governo per noi tutti di tagliar gli incentivi pubblici d’ogni tipo in maniera netta, totale e retroattiva, ben più di quanto fatto sin ora, per tutti gli impianti industriali volti alla vendita dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, primi fra tutti quelli fotovoltaici ed eolici, e quelli a biomasse, ( realizzati fuori da ogni pianificazione energetica nazionale complessiva, fuori da ogni buon principio di “federalismo energetico” per cui una regione non può produrre, come già avviene in Puglia, con grandi sofferenze, ben più energia elettrica del locale fabbisogno), che stanno devastando l’Italia e frodando cittadini e casse dello Stato, con bilanci da intere finanziarie, calpestando e strumentalizzando al contempo l’ “ecologia”! Soldi pubblici che attraverso scatole cinesi finiscono fuori dell’Italia impoverendola globalmente.
Chieda al Governo di favorire invece i piccoli impianti fotovoltaici diffusi sui tantissimi tetti degli edifici recenti!
Il tutto sempre ribadendo il forte “No” al nucleare, ed un “Si” forte invece per una nuova politica a favore dei piccoli impianti solari diffusi sui tetti di edifici recenti (incentivando solo questi, anche eventualmente con finanziamenti laddove possibile, in parte o totalmente, a fondo perduto), e con l’obbligo di provvedere nel sistema energetico italiano ad una graduale pari riduzioni dell’uso delle fonti fossili, quali petrolio, carbon fossile e gas fossile, a fronte dell’aumento delle potenze istallate solo sui tetti.
Un intervento per vietare assolutamente la produzione di energia rinnovabile d’ogni tipo in forme industriali e non per autoconsumo in tutte le aree agricole e naturali, da eolico e fotovoltaico, visti i gravi impatti intollerabili comportati da queste tecnologie, senza distinzioni tra aree degradate e non, salvando così anche il mare.
Chieda che, invece, il Governo avvii una politica in tali aree agricole, a favore del clima, che punti sul RIMBOSCHIMENTO statale, o privato, incentivato, con piante autoctone, a partire da quelle regioni più disboscate d’Italia, come la Puglia.
Una politica che favorisca la diffusione e la riconversione all’agricoltura biologica ovunque.
Per l’ “Emergenza Puglia”, tragico exemplum nazionale, europeo e mondiale della devastazione sociale ed ambientale della “mala” della “Green Economy Industriale” si chieda un “nuovo urgente “Piano Marshall” per salvare la Puglia, bonificandola”, con smantellamento degli impianti fotovoltaici ed eolici industriali illegali posti a centinaia nelle aree rurali ed in mare, e restauro paesaggistico diffuso del territorio! Si tratta di un emergenza che i mass media nazionali nascondono ma che sta esasperando le genti di Puglia!
Chieda, per aree di notevole pregio paesaggistico e/o di notevole importanza per l’avifauna, come il Salento (prov. di Lecce, ma anche di Brindisi e Taranto), per entrambi le clausole, (il Salento è crocevia di numerosissime rotte migratorie internazionali degli uccelli, per la sua posizione particolare, tanto che nel Salento è stata fissata una delle stazioni oasi-protette internazionali, per la sosta e protezione dell’avifauna che attraversa l’importantissima rotta migratoria internazionale del Canale d’Otranto; oasi previste dalla Conferenza di Ramsar del 1971 tenutasi in Iran), la dichiarazione da parte del Governo dello status di “No Wind Turbine Zone”, cioè di area vasta, compreso tutto il mare eventualmente attorno, in cui interdire assolutamente l’erezione di aerogeneratori eolici, poiché pericolosi per i volatili e comunque dannosi per lo sfregio che apportano al paesaggio.
E una sola parola, usata spesso, “Grazie”, ma questa volta una parola ben più carica di riconoscenza e di responsabilità, che a Lei, per il ruolo storico che ricopre in questa emergenza grave, in questo territorio, noi inviamo!
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento
Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
Info:
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento, rete apartitica coordinativa di movimenti, comitati ed associazioni a difesa del territorio e della salute delle persone
Lecce, c.a.p. 73100 , Via Vico dei Fieschi – Corte Ventura, n. 2
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Sito web: http://forumambientesalute.splinder.com/
Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio, della Salute e dei Diritti del Cittadino
rete d’azione apartitica coordinativa di associazioni, comitati e movimenti locali e non, ambientalisti, culturali e socio-assistenziali
sede c/o Tribunale Diritti del Malato – CittadinanzAttiva
c/o Ospedale di Maglie “M.Tamborino”
Via N. Ferramosca, c.a.p. 73024 Maglie (LECCE)
E-mail: coordinamento.civico@libero.it , coordinamentocivico@yahoo.it
E’ troppo facile richiamarsi al rispetto della natura e chiedere di cancellare tutto quello che da fastidio alla nostra sensibilità di naturalisti. Di questo passo si vuole tutto senza nulla sacrificare. Chi ha scritto questo articolo è una persona colta ma poco pratica e non sa analizzare i processi storici che ci coinvolgono a livello globale. In poche parole affermo che sono cazzate dette senza analisi logiche nè buon senso.
GIUSTO BRAVI TOGLIAMO TUTTO
ANZI TOGLIAMO LA CORRENTE LE MACCHINE E AVANTI ZAPPA E BESTIAME
MA PER FAVORE VIA VIA QUESTO SCEMPIO
PER IL TENORE SI VITA CHE VOGLIAMO VA BENISSIMO UNA CENTRALE A CARBONE AL POSTO DI DIECI PALE VA BE’ SPORCHERA UN PO MA SOLO NEL RAGGIO DI UNA VENTINA DI KM
BASTA FARLA IN UN’ALTRA REGIONE
IN ABRUZZO SI DICE CHE è FACILE FARE IL FROCIO CON IL SEDERE DEGLI ALTRI…
NON VOLETE LA CORRENTE BENE SPEGNETE IL PC E TORNATE A ZAPPARE