INTERPELLANZA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Roma, 5 maggio 2011
“Il Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, che tanto si è prodigata in queste settimane a tutela del ritorno economico degli investimenti nel settore del fotovoltaico, dovrebbe astenersi dal
partecipare a decisioni che riguardano settori in cui la sua famiglia potrebbe avere diretti interessi”, ha dichiarato Elisabetta Zamparutti, deputata Radicale in Commissione Ambiente, che ha depositato oggi un’interpellanza al Presidente del Consiglio sul conflitto di interessi che
riguarderebbe il Ministro Stefania Prestigiacomo nel settore del fotovoltaico.
Nell’interpellanza la deputata Radicale ricorda come, secondo un articolo di Massimo Mucchetti
pubblicato oggi sul Corriere della Sera, la società COEMI, attiva nel settore degli impianti elettrici ed amministrata dalla sorella Maria Prestigiacomo, ha come cliente l’Electricité de France impegnata a costruire un polo fotovoltaico di 13,5 Mw a Priolo Gargallo nella Sicilia orientale.
La Coemi appartiene alla holding Fincoe, di cui Stefania Prestigiacomo aveva il 21,5 per cento fino al novembre 2009 quando l’ha donato alla madre Sebastiana Lombardo.
Nell’interpellanza Elisabetta Zamparutti chiede al Presidente del Consiglio Berlusconi “di sapere se non ritenga opportuno sottrarre all’attuale Ministro dell’Ambiente competenze in settori nei quali la famiglia Prestigiacomo ha diretti interessi economico-imprenditoriali”.
Segue testo dell’interpellanza depositata:
Al Presidente del Consiglio
Premesso che:
da un articolo pubblicato dal Corriere della Sera a firma Massimo Mucchetti si apprende che tra i
fornitori del fotovoltaico spicca una media impresa siracusana di montaggi elettromeccanici, la
Coemi, 260 dipendenti, 22 milioni di fatturato e 1,2 di utile netto nel 2009, che ha come cliente
l’Electricité de France impegnata a costruire un polo fotovoltaico di 13,5 Mw a Priolo Gargallo,
nella Sicilia orientale, con una spesa di 40 milioni di euro;
la Coemi, amministrata da Maria Prestigiacomo, sorella del ministro, appartiene alla holding
Fincoe, 6,8 milioni di patrimonio netto, di cui Stefania Prestigiacomo aveva il 21,5 per cento fino al novembre 2009 quando l’ha donato a Sebastiana Lombardo;
Sebastiana Lombardo risulta essere la madre del Ministro Stefania Prestigiacomo;
si chiede di sapere:
se sia vero quanto riferito in premessa, nel caso, se non ritenga opportuno il Presidente del Consiglio di sottrarre all’attuale Ministro dell’Ambiente competenze in settori nei quali la famiglia Prestigiacomo ha diretti interessi economico-imprenditoriali.